Martedì 23 Aprile 2024

Chi ha inventato il vino? Le curiosità che bisogna sapere

Attribuire il merito di aver inventato il vino a una popolazione unica è un’operazione piuttosto ardua. Tuttavia, ritrovamenti archeologici uniti a testimonianze pervenute fino ad oggi contribuiscono a fornire una conclusione unanime: il vino è stata una costante dell’alimentazione così come del folklore e della cultura di tutto il mondo.

Chi ha inventato il vino?

Chi ha inventato il vino?

Come molte grandi invenzioni dell’umanità anche quella del vino sarebbe stata del tutto casuale. Infatti, tra novemila e diecimila anni fa nella zona del Caucaso sarebbe avvenuta la prima fermentazione di uva rimasta incustodita in alcuni contenitori. Da lì in poi per la bevanda ricavata dalla vite vi sarebbero stati solo ruoli di primo piano. Il vino deriva dalla spremitura del frutto della vitis vinifera, una coltivazione di antica origine sviluppatasi nelle regioni dell’Asia minore e del bacino del Mediterraneo. E' probabile che i primi a coltivare a vite fossero i Semiti, gli antichi popoli di origine ebraica, e che fu Noè a “inventare” il vino.

Curiosità sul vino Italia 

Le origini del vino sono talmente tanto antiche da affondare nella leggenda. Alcune di esse fanno risalire l'origine della vite sino ad Adamo ed Eva, affermando che il frutto proibito del Paradiso terrestre fosse la succulenta uva e non l'anonima mela. Altre raccontano di Noè che avendo inventato il vino pensò bene di salvare la vite dal diluvio universale riservandole un posto sicuro nella sua arca. In Italia la passione per la vite è molto antica, risale al 2000 a.C., e ha avuto una diffusione molto rapida, tanto che la terra compresa tra Calabria e Basilicata venne chiamata dagli storici greci Enotria, ovvero "Terra del Vino". Ecco alcune curiosità che legano la penisola alla passione per il vino: - I più antichi reperti fossili di tralci di vite, risalenti a 2 milioni di anni fa, sono stati rinvenuti in Toscana. Per le prime tracce di bevande derivate dal succo d’uva bisogna invece aspettare il Neolitico; - Generalmente, le bottiglie di vino vengono create affinché riescano a contenere 75 cl di prodotto. Perché? Questa unità di misura arriva dagli inglesi che misuravano il volume in galloni imperiali. Se ogni gallone valeva 4,5 litri, ogni cassa di vino conteneva 2 galloni, la quale veniva divisa in 12 bottiglie, che a loro volta contenevano 75 centilitri di vino ognuna; - La prima Docg italiana è stata assegnata al Vino Nobile di Montepulciano; - L’apporto calorico di un bicchiere di vino leggero è di circa 76 kcal/bicchiere, mentre un calice di vino bianco pieno possiede 225 kcal, un apporto calorico equivalente a quello di una ciambella; - L’Italia produce 43,3 milioni di ettolitri di vino l’anno, quantità capace di riempire 1925 piscine olimpioniche; - Il Paese con il maggior numero di vitis vinifera al mondo è l’Italia: grazie alle sue oltre 350 varietà, il nostro Paese è primo al mondo per varietà di vitis vinifera; - Il vino si può definire “corto” o “lungo”, proprio come un abito, relativamente al suo grado di persistenza, e “stretto” o “largo” in funzione della sua ampiezza sul palato una volta assaggiato; - A cosa serve la concavità del fondo della bottiglia? Inventato nel IV secolo, il fondo detto "a campana" ha probabilmente origine dalle bottiglie di vetro soffiato, il cui fondo rotondo veniva fatto rientrare per una migliore stabilità. Questa caratteristica consente sia di raccogliere i depositi del vino che di versarlo più agevolmente e seguendo le regole del Galateo; - Il vino è un vero e proprio ingrediente in cucina: fin dai tempi antichi il vino, sia bianco che rosso, è stato utilizzato in cucina principalmente per i seguenti scopi: marinare la carne, che grazie al vino s’intenerisce, aromatizzare i piatti durante la loro cottura, come si fa ad esempio col risotto, per le scaloppine al vino bianco, o nel brasato e per far lievitare la pasta.