Roma, 23 gennaio 2012 - La musica di Mozart e Beethoven utilizzata per tenere lontani criminali e homeless da metropolitane e luoghi pubblici. E’ quello che accade in alcune città degli Stati Uniti, secondo quanto riferisce un articolo apparso in questi giorni sul ‘Washington Post’.

Un esperimento condotto anche nella metropolitana di Londra dove, secondo quanto riferisce il quotidiano Usa, con la diffusione attraverso gli altoparlanti della musica classica, le aggressioni fisiche e verbali sono calate del 33%.

‘’La musica di Mozart e di Beethoven, ma anche quella di Haydn, esponenti della scuola di Vienna nota come ‘classicismo’, comunica sempre un forte senso di ordine’’, spiega all’Adnkronos Giovanni Bietti, musicologo, divulgatore, pianista e consulente artistico dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

‘’Beethoven -continua Bietti- era profondamente convinto che la musica potesse dare un grande contributo a livello sociale. Sia lui che Mozart e Haydn avevano un’immagine razionale della musica, nelle loro composizioni infatti i contrasti iniziali vengono sempre risolti attraverso le regole compositive, la creatività e l’intelligenza’’.

‘’E’ chiaro -aggiunge il musicologo- che questi processi logici e musicali, che inevitabilmente risolvono i contrasti dando ordine ai pensieri, scoraggino chi non accetta le regole. Ed è altrettanto chiaro che anche chi non conosca la musica li percepisca, perché il messaggio subliminale di queste composizioni -conclude Bietti- è talmente forte da comunicare a chiunque questo senso di ordine’’.