Giovedì 18 Aprile 2024

A Renzi scappa il selfie. Subito rimosso, ma Twitter si scatena

Autoritratto con espressione perplessa. Forse un errore. Valanga di commenti

Il selfie di Matteo Renzi  finito su Twitter

Il selfie di Matteo Renzi finito su Twitter

Roma, 8 settembre 2014 - La foto non è proprio delle migliori, sembra anzi uno di quegli scatti involontari che capitano a chiunque possieda uno smartphone, ma essendoci di mezzo il presidente del Consiglio la faccenda non è passata inosservata. Ormai sul profilo twitter di Matteo Renzi del 'selfie' (probabilmente casuale) non c'è traccia, ma basta scorrere i 'tweet' della giornata per ritrovarla, rilanciata dalla 'rete' che, come è noto, non perdona. Decine di commenti, con allegato lo scatto-fantasma nel quale il premier appare immortalato in una smorfia perplessa, verosimilmente nel suo studio di palazzo Chigi. Renzi, camicia bianca senza cravatta, sembra guardare il telefonino, sullo sfondo la tappezzeria damascata, giallo-oro, del suo studio.

Lo scatto sembra di ieri, i primi 'retweet' che incorporano la foto risalgono a domenica notte. Inevitabili gli hashtag 'renziselfie', 'sbloccaselfie' (parafrasi di 'sblocca Italia', e via dicendo), ad accompagnare quasi sempre sfoghi contro il premier. Alcuni addirittura parlano di "giallo", solo qualcuno si limita a prenderla a ridere (è il caso del fake di Gianni Cuperlo che scrive "Bambini: o mangiate la minestra o vi faccio vedere il #renziselfie"). Meno ancora sono quelli che sembrano dare alla vicenda il peso che merita: "Un po' di polemica pelosa sul #renziselfie ne abbiamo? #maanchebasta #fateviunavita", è il tweet di Marco Peradotto. Un caso quasi isolato, sommerso dai tanti che attaccano, come Andrea Favaro che ne fa una questione a metà tra morale e politica ("Twittare e rimuovere il tweet è l'equivalente del 'mentire sapendo di smentire' dell'epoca berlusconiana. #renziselfie #selfierenzi"), come anche, sul fronte opposto, Silvio Vademar ("Anche se poi la toglie almeno #Renzi è uno che ci mette la faccia, rosiconi!"). La rete è implacabile, ma soprattutto prende tutto molto (troppo) sul serio.