Chiude la società a difesa degli apostrofi. "Hanno vinto gli ignoranti"

L'ente a protezione della grammatica inglese dopo 18 anni ferma il sito Internet, l'annuncio del presidente Richards, 96 anni. Ma una prof è pronta a raccogliere il testimone: "Sommersi da mail di sostenitori, tentiamo di riaprire a gennaio"

Un cartello in un locale indica il bagno delle donne (ladies), ma l'apostrofo è sbagliato

Un cartello in un locale indica il bagno delle donne (ladies), ma l'apostrofo è sbagliato

Londra, 10 dicembre 2019 - "Abbiamo fatto del nostro meglio, ma l'ignoranza e la pigrizia dei tempi moderni hanno vinto: chiudiamo i battenti". Il canto del cigno è del presidente della 'Società per la protezione degli apostrofi', il 96enne John Richards, giornalista di Boston, che vive nella contea del Lincolnshire, nel Regno Unito. Richards e i suoi sostenitori da tutto il mondo (Australia, Svezia, Hong Kong, Canada) hanno così perso la guerra contro gli errori grammaticali e ammettono pubblicamente la sconfitta dopo quasi 20 anni di campagne di sensibilizzazione culturale. La crociata per la sopravvivenza dell'apostrofo nel complemento di specificazione (in inglese 'il braccio di Jack' si scrive 'Jack's arm', ma è molto più veloce e popolare semplificare in 'Jacks arm') era una questione ideologica, non solo di forma. C'è chi non vuole non solo perdere il genitivo sassone, ma la storia e il significato.

La società presieduta da Richards era nata nel 2001 con l'intenzione di difendere "un segno della punteggiatura molto abusato": anni fa molti lettori e cittadini comuni, racconta Richards, mi scrivevano e partecipavano al dibattito sulla grammatica horror che si vede spesso nei cartelli del droghiere o del panettiere. "Adesso, invece - prosegue l'esperto - nessuno ha più interesse all'uso corretto della lingua". C'è chi però vuole proseguire la battaglia di Richards, come la professoressa di scrittura dell'università del Queensland, Roslyn Petelin, che analizza: "L'uso sbagliato dell'apostrofo? Può distorcere la realtà e cambiare il senso, anche in modo grave, alle frasi e ai concetti".

Il tesimone di Richards è stato raccolto dalla docente che ha rivelato come dall'annuncio della chiusura della società, si sia rinnovato l'interesse da parte della popolazione sul tema.  "E' la 27esima lettera dell'alfabeto (in inglese sono 26 le vocali e le consonanti, non come l'italiano che ne ha 21, ndr): a gennaio tenteremo di riaprire il sito Internet, perché arrivano domande su domande in questi giorni, lo dirò anche ai miei studenti", racconta alla Bbc la professoressa. "Il suo uso corretto evita lo stupore, la confusione, la costernazione e l'irritazione per i lettori che conoscono e amano l'apostrofo, come faccio io", ha scritto l'accademica per l'Australian Broadcasting Corporation. Nell'epoca degli sms, degli emoticon, delle abbreviazioni e della comunicazione digitata e non scritta, le regole della grammatica stanno vivendo un momento cruciale: vedremo chi resisterà alla rivoluzione tecnologica. Intanto Richards annuncia: "Si fa un uso orrendo anche della virgola, potrei intraprendere una nuova battaglia a sua difesa".