George Saunders ha vinto il Man Booker Prize 2017

Grazie al romanzo 'Lincoln nel Bardo', lo scrittore statunitense George Saunders ha vinto uno dei premi letterari più autorevoli al mondo. C'è stata qualche polemica

George Saunders – Foto: Chris Jackson/PA Wire

George Saunders – Foto: Chris Jackson/PA Wire

Grazie al romanzo 'Lincoln in the Bardo', pubblicato in Italia da Feltrinelli e col titolo 'Lincoln nel Bardo', lo scrittore statunitense George Saunders si è aggiudicato il Man Booker Prize 2017, uno dei premi letterari più prestigiosi al mondo. COS'È IL MAN BOOKER PRIZE? Sponsorizzato dall'azienda londinese Man Group, specializzata in servizi finanziari, il Man Booker Prize nasce nel 1969 per assegnare annualmente un riconoscimento al miglior libro in lingua inglese. Nel corso degli anni è diventato sempre più autorevole, a livello mondiale, e nel 2004 è stato affiancato da un secondo premio: il Man Booker International Prize, dedicato al contributo alla letteratura mondiale fornito da un autore, poco importa che scriva in lingua inglese oppure no. L'edizione 2017 dell'International Prize è stata vinta dall'israeliano David Grossman. Per approfondire: David Grossman vince il Man Booker International Prize: come ha fatto? GEORGE SAUNDERS E 'LINCOLN NEL BARDO' 58enne, originario del Texas, George Saunders è diventato famoso scrivendo racconti e saggi. 'Lincoln nel Bardo' è il suo primo romanzo lungo: si svolge in un cimitero, nel 1862, dove Abraham Lincoln visita la cripta che ospita il corpo del figlio Willie, morto di febbre tifoide a soli undici anni. Qui, lo spirito di Willie si ritrova in compagnia di altri “fantasmi”, che sono imprigionati nel Bardo, concetto che appartiene al buddismo tibetano e che si riferisce a uno stato intermedio tra la morte e la reincarnazione. Coloro che abitano il Bardo, ha spiegato Saunders, “sono in una sorta di purgatorio. Sono lì perché sono stati infelici o insoddisfatti durante le loro vite: la parte più rilevante della loro penitenza è che si sentono radicalmente incapaci di influenzare i viventi”. LA PECULIARITÀ DI 'LINCOLN NEL BARDO' Il romanzo è costruito assemblando dialoghi tra gli spiriti, brevi resoconti di ricerche storiche sui fatti della Guerra civile statunitense, piccole biografie, frammenti di notizie dell'epoca, alcune vere e altre inventate. 'Lincoln nel Bardo' è insomma una sorta di ibrido, estremamente ambizioso e rischioso dal punto di vista formale. La critica letteraria internazionale ha però sentenziato che George Saunders è riuscito a centrare il bersaglio che si era posto e a farlo in maniera più che convincente. La vittoria del Man Booker Prize 2017 giunge a confermare l'eccellenza di questo libro. C'È ANCHE UNA POLEMICA Assegnando il premio a George Saunders, i giudici del Man Booker Prize hanno esposto il fianco ad alcune critiche: siccome nel 2016 era stato premiato un altro scrittore statunitense (Paul Beatty), qualcuno ha obiettato che è in atto un'americanizzazione del riconoscimento. Lola Young, che presiede la giuria, ha risposto in modo lapidario: “Non ci interessa la nazionalità degli scrittori, guardiamo solamente ai libri e a quello che ci dicono”. Leggi anche: - Lo spoiler non fa male, anzi - Brexit minaccia il cinema britannico - Glenlivet, il whisky che costa più di un'automobile