I fumetti sono letteratura?

La graphic novel 'Sabrina', di Nick Drnaso, è fra i candidati del prestigioso Man Booker Prize 2018: non era mai successo prima e conferma l'ascesa dei fumetti

Dettaglio della copertina di 'Sabrina' – Foto: Granta

Dettaglio della copertina di 'Sabrina' – Foto: Granta

Per la prima volta nella storia, un fumetto è entrato nella lista dei possibili pretendenti al Man Booker Prize 2018, vale a dire uno dei premi letterari più importanti al mondo. Si intitola 'Sabrina' ed è stato scritto e disegnato da Nick Drnaso, che al suo secondo lavoro è già considerato un autore formidabile. La sua candidatura rilancia una questione tutt'altro che risolta: i fumetti sono letteratura a tutti gli effetti? I FUMETTI DEL PASSATO Nel corso dei decenni, il mondo dei fumetti ha regalato ai lettori alcune opere maiuscole, vedi ad esempio 'Watchmen' (1986-1987), 'L'Incal' (1981-1988), 'Akira' (1982-1990) o anche il nostro 'Corto Maltese', serie di Hugo Pratt iniziata nel 1967 e proseguita con successo per molti anni. Nonostante queste vette, però, gli autori di fumetti hanno continuato a essere guardati con sospetto: salvo rarissime eccezioni critica e lettori li hanno considerati autori di serie B, nel campo della letteratura, impossibili da mettere sullo stesso piano di un Proust o di un Pavese. Un destino che per certi versi è toccato anche ai romanzieri di genere, come per esempio Philip K. Dick. GIPI E ZEROCALCARE AL PREMIO STREGA In anni recenti abbiamo assistito a una faticosa inversione di tendenza. In Italia il Premio Strega 2014 ha inserito 'Unastoria' di Gipi nella rosa dei candidati, mentre l'anno successivo è toccato a 'Dimentica il mio nome' di Zerocalcare. In entrambi i casi la vittoria finale è sfuggita, ma il semplice fatto di aver indicato delle graphic novel come possibili vincitrici del premio letterario più importante d'Italia ha acceso la miccia di una discussione tutt'altro che pacificata, fra sostenitori e detrattori dei fumetti. LA PRIMA VOLTA DEL MAN BOOKER PRIZE Con tutto il rispetto per lo Strega, non possiamo che riconoscere il valore maggiore, a livello internazionale, del Man Booker Prize. Proprio per questo sta facendo notizia qualcosa che non era mai accaduta prima e testimonia il mutamento del prestigio concesso al mondo dei fumetti: l'inserimento di 'Sabrina' nella cosiddetta longlist, quella cioè che elenca tutti i libri che meritano attenzione e dalla quale emergeranno i candidati ufficiali (verranno annunciati il 20 settembre, mentre il 16 ottobre sapremo chi ha vinto). SABRINA, IL FUMETTO DI NICK DRNASO La trama racconta la scomparsa di una giovane donna, in modo rigoroso, senza facili sensazionalismi e approfittandone per mettere in scena un ragionamento sulla vera natura della fiducia e della verità. E anche su come entrambe siano state erose in questi anni (Nick Drnaso è di Chicago e nel suo fumetto si intravede l'influenza dell'era Trump). La romanziera Zadie Smith ha definito 'Sabrina' un "capolavoro", mentre la scrittrice Val McDermid, che è membro della giuria del Man Booker Prize, ha dichiarato: "È una narrazione estremamente intelligente, con personaggi ai quali ti affezioni ed è ciò che stiamo cercando: qualcosa che sappia coinvolgere la mente e il cuore dei lettori". Leggi anche: - Il paziente inglese: il miglior libro degli ultimi 50 anni - Harrison Ford sente il richiamo della foresta - Cose nuove da fare a Londra: la zipline da brividi in realtà virtuale