Mercoledì 24 Aprile 2024

Frankenstein: vuoi leggere il manoscritto originale?

I due quadernetti sui quali Mary Shelley scrisse 'Frankenstein' sono conservati a Oxford, ma a marzo verrà pubblicato un prezioso facsimile

Una scena del film 'Frankenstein' (1931) – Foto: Universal Pictures

Una scena del film 'Frankenstein' (1931) – Foto: Universal Pictures

Nel 2018 cade il duecentesimo anniversario della pubblicazione di 'Frankenstein', il romanzo scritto da Mary Shelley fra i 18 e i 19 anni d'età. Per celebrare l'evento, l'editore britannico SP Books pubblicherà in marzo il facsimile dei quadernetti sui quali l'autrice ha scritto a mano il romanzo: sulle pagine potremo vedere anche le correzioni apportate da lei e quelle suggerite dal marito Percy Shelley. Si tratta di un documento molto interessante, che però sarà disponibile in un numero ridottissimo di copie. IL FRANKENSTEIN DI MARY SHELLEY Nell'estate del 1816 Mary Shelley si trova in vacanza sul lago di Ginevra, insieme a Percy Shelley, Lord Byron, John William Polidori e Claire Clairmont. Accogliendo la sfida lanciata da Byron di inventare una storia gotica, Mary Shelley inizia a scrivere quello che diventerà 'Frankenstein': ci lavora per circa nove mesi, fino alla primavera del 1817, utilizzando due quadernetti, cancellando e correggendo le cose che non la convincevano direttamente su quei fogli. Oltre alla sua grafia, sulle pagine compare anche quella di Percy Shelley, che corregge eventuali errori e suggerisce modifiche. Il romanzo viene poi pubblicato l'1 gennaio 1818 in forma anonima: bisogna attendere la seconda edizione, pubblicata in Francia nel 1823, perché compaia il nome di Mary Shelley come autrice del libro. LA PUBBLICAZIONE DEL FACSIMILE Un'ulteriore edizione, risalente al 1831, è quella passata poi alla storia e che molti di noi hanno letto: contiene però una serie di revisioni rispetto al testo originale, il cui manoscritto è conservato presso la Bodleian Library di Oxford. Il 15 marzo SP Books pubblicherà quello che a tutti gli effetti è un facsimile e che si presenta come un'imperdibile occasione per leggere come tutto è cominciato e apprezzare i piccoli e grandi cambiamenti apportati in corso d'opera. Per esempio, le revisioni di Mary Shelley evidenziano che il mostro creato dal dottor Frankenstein era inizialmente meno umanizzato, caratteristica aggiunta in un secondo tempo quando per esempio la “creatura” diventa “un essere” e i suoi “artigli” diventano “dita”. Il facsimile sarà però di difficile reperimento: SP Books ne pubblicherà solo mille copie. Leggi anche: - Rari disegni di Van Gogh in mostra per la prima volta da 100 anni - C'è una grappa fatta come il brandy, più o meno - Everything Sucks, la serie TV di Netflix sull'adolescenza