Mercoledì 24 Aprile 2024

Coronavirus, "Basta terrore, anche questa epidemia finirà"

Lo storico Franco Cardini: "Il passato ci insegna che le malattie si spengono, ma la gente presenterà il conto di sacrifici e limitazioni alla libertà"

La peste, opera di Arnold Bocklin (1898), conservata al Museo d’arte di Basilea

La peste, opera di Arnold Bocklin (1898), conservata al Museo d’arte di Basilea

Roma, 27 aprile 2020 - Professore, si sentono voci dal cellulare. Non è in clausura? "Oggi no, il menu domenicale comprende pranzo in terrazzo con la famiglia di mia figlia. C’è anche il nipotino di 10 anni. E il gatto. Le colline toscane assolate, viste da qui sono magnifiche: manca solo un bel caffè, ma direi che sta arrivando". Andiamo bene. Se spezza la quarantena anche Franco Cardini, storico e saggista di fama internazionale, vuol dire che siamo già alla fase 2... Ma sa che lei sarebbe sanzionabile? "Sono una persone normale, come tanti italiani con la testa sulle spalle non credo molto a un’emergenza infinita". Che vuol dire? "Viviamo una pandemia molto grave. Con caratteristiche nuove che la rendono particolarmente pericolosa: la velocità, l’aggressività, la capacità di propagazione. Ma statisticamente parlando la mortalità è relativamente scarsa. E poi i dati non sono attendibili". Spieghi. "C’è una censura implicita dei governi: i numeri bisogna saperli leggere. Ci riferiamo a un mondo che comprende Europa, Stati Uniti, Canada, Australia e parte dell’Asia. Cosa filtra dall’America Latina? E l’Africa: fra Coronavirus e malaria combinate ci sono stati tre milioni di morti, che fanno impallidire le cifre dell’Occidente". La sua esperienza di studioso dice che possiamo allentare la stretta? "Le misure di contenimento sono state drastiche e malgrado l’indisciplina che fa parte del nostro Dna tutti le abbiamo osservate. Ma adesso la situazione è tale da non giustificare più ogni precauzione seguita finora". La sensazione generale, al di là della terribile conta dei morti quotidiana, è dunque corretta? E le opinioni contrarie di epidemiologi e virologi? "Bel tema. Loro ci dicono che dovremo portare le mascherine per anni e che forse neppure il vaccino garantisce da un nuovo contagio. Terrorismo degli annunci, lo chiamo io". A chi gioverebbe? "Diciamo che assistiamo alla passerella mediatica di un nuovo ceto: gli pseudo scienziati su misura. La scienza si piega talvolta alla grande speculazione, al business, agli interessi delle corporation . Le multinazionali, che non sono esattamente organismi di ricerca e di studio, forniscono credenziali di credibilità a esperti che garantiscono verità non oggettive. Tutto nel nome del profitto, anziché del bene comune predicato da Platone". Professore, è diventato complottista? "Oggi non si diventa esperti per caso: c’è chi ci propina autorevolissime fake news. Comanda l’alta finanza con le sue lobby". E la politica? "È molto debole. Parlando da storico, dico che il leader nelle moderne democrazie rappresentative bada in primo luogo al consenso. Cercando di indovinare le decisioni che potranno garantirgli voti". Anche il premier Conte? Lui si è circondato di saggi. "Conte è uomo di cultura e conosce la storia. Finora la quarantena regge perché la nostra è una società di anziani, tutto sommato laica, con una gran paura di morire. Ma il premier sa che finita la crisi epidemica, resterà quella economica. Allentate le maglie della quarantena assisteremo a un effetto tappo di champagne: appuntamenti al bar, cena fuori, vacanze. E poi?". Poi cosa? "La gente presenterà il conto dei sacrifici e delle limitazioni della libertà. È matematico: nessuno può gestire guerra e dopoguerra. Churchill fa scuola". Tutti vogliono sapere se e quando la pandemia finirà. "La peste nera è arrivata nel 1347 dalle galere genovesi partite da Costantinopoli tre-quattro mesi prima. Un viaggio lungo: in mezzo alle merci, nelle stive c’erano topi portatori del virus che si è diffuso in tutta Europa. Un terzo della popolazione del Vecchio Continente è stata sterminata. Nel 1351 però tutto finì, senza vaccino e senza terapie specifiche. Oggi il virus viaggia in aereo a gran velocità, ma anche la risposta scientifica è rapidissima e sa essere straordinariamente efficace per intensità. Ci sarà una recrudescenza? Certamente. Siamo allertati: il mondo stavolta non si farà cogliere impreparato".  FOCUS Il link per il download della app AutoCert19 per chi possiede un dispositivo mobile Apple: https://onelink.to/autocert19