Martedì 23 Aprile 2024

Balzac si innamorò di un critico anonimo. E lo sposò

La curiosa storia di come Balzac conobbe sua moglie: fra lettere anonime, critiche ai romanzi e incontri proibiti

Ritratto di Honoré de Balzac da un dagherrotipo del 1842 (Foto: Wikipedia - Filo gèn)

Ritratto di Honoré de Balzac da un dagherrotipo del 1842 (Foto: Wikipedia - Filo gèn)

La vita sentimentale di Honoré de Balzac conta due grandi amori. Il primo fu con la collega scrittrice Marie Du Fresnay, con la quale ebbe una relazione clandestina (lei era sposata con un uomo più anziano) da cui nacque una figlia, Marie-Caroline Du Fresnay. Il secondo amore, più significativo, fu invece con Ewelina Hanska (nata Rzewuska), contessa ucraina sposata con il nobile maresciallo polacco Waclaw Hanski, proprietario terriero nei pressi di Kiev, anch'egli molto più anziano della consorte. Con Ewelina, però, Balzac convolò infine a nozze, nel 1850, dopo anni di rapporto a distanza cadenzato dallo scambio di romantiche lettere. Una corrispondenza iniziata nel 1832 con una lettera anonima. UNA LETTERA DI CRITICHE, FIRMATA DA “LO STRANIERO” Nel marzo del 1832 Honoré de Balzac ricevette una missiva a Parigi. Il francobollo indicava Odessa, in Ucraina, ma non era indicato nessun indirizzo da parte del mittente. Nel testo di quella lettera Balzac trovò una critica al suo più recente romanzo di quel periodo, 'La pelle di zigrino' (del 1831). Chi scriveva metteva alla berlina il cinismo e ateismo del libro e sottolineava come le donne fossero "ritratte come mostri cattivi", esortando l'autore a "tornare alle idee più elevate di 'Scene della vita privata' [un precedente romanzo del 1830] con le sue angeliche vittime". La firma del mittente recitava: "L'Étrangère", “Lo straniero” LA RISPOSTA DI BALZAC – L’INIZIO DELL’AMORE A DISTANZA Incuriosito, Balzac provò a mandare un messaggio all'anonimo critico mettendo un annuncio sul quotidiano Gazette de France, il 4 aprile del 1832. "M. de B. ha ricevuto la lettera che gli è stata inviata il 28 febbraio. Si rammarica del fatto che i mezzi di risposta siano stati trattenuti e, sebbene i sui desideri non siano di natura tale da consentir loro di essere pubblicati qui, spera che almeno il proprio silenzio possa essere compreso". Non si sa se l’anonimo interlocutore vide il messaggio di Balzac, ma è un fatto che rispose allo scrittore nel maggio di quell’anno, rivelandosi. Si trattava appunto della contessa Ewelina Hanska, grande fan delle opere del francese. Proveniva da una famiglia di appassionati di lettura (sua sorella Karolina pare fosse l'amante di Puskin). La donna amava come Balzac fosse riuscito a delineare le donne nei suoi lavori, almeno fino a 'La pelle di zigrino'. Da istruita nobildonna qual era, decise di provare a fare qualcosa contattando l’autore, mantenendo al contempo una certa discrezione e firmandosi così "L'Étrangère". Da quel momento iniziò fra i due una ricca corrispondenza durata quasi vent'anni. Uno scambio epistolare pieno di passione equilibrata e composta, ma comunque ricca di sentimento. Balzac così si esprimeva nei confronti della sua contessa: "Sto galoppando attraverso lo spazio e volando verso quella terra sconosciuta in cui voi, étrangère, vivete, unico membro della vostra razza. Vi ho immaginata come uno dei resti invariabilmente infelici di un popolo che è stato frantumato e disperso su questa terra, forse esiliato dal cielo, ma con un linguaggio e sentimenti peculiari a quella razza e diversi da quelli degli altri uomini".    Ed ecco cosa rispondeva Ewelina:    "La vostra anima abbraccia secoli, signore; i vostri concetti filosofici sembrano essere il frutto di un lungo studio maturato dal tempo; eppure mi è stato detto che siete ancora giovane. Mi piacerebbe conoscervi, ma sento che non ho bisogno di farlo. Vi conosco attraverso il mio stesso istinto spirituale; Vi immagino a modo mio e sento che se dovessi posare gli occhi su di voi esclamerei: 'Quello è lui!'"    L’INCONTRO E IL MATRIMONIO    Nel settembre del 1833 Ewelina arrivò in Francia con il marito. Non resistendo alla tentazione, organizzò un incontro con Balzac. I due si trovarono a Besancon e si scoprirono attratti anche dal vivo. La loro relazione continuò a distanza finché il consorte di Ewelina morì, nel 1841. Ma passarono ancora nove anni prima che i due riuscissero finalmente a sposarsi, il 14 marzo del 1850. Purtroppo, dopo appena cinque mesi, Balzac morì, nell'agosto di quell'anno.