Bologna, 21 gennaio 2013 - Allo stand della galleria Paolo Curti ad Arte Fiera viene esposta l'opera dell'artista italo-cubano Bobo Ivancich a fianco a quadri di Andy Warhol e Schnabel. L'opera ricorda il San Sebastiano del Perugino custodito al Louvre in chiave contemporanea, l'artista ne parla così.

Come l'è venuta l'idea di questo ritratto di Lapo Elkann ritratto come un Santo?
"La Santità spesso passa attraverso la sofferenza , e Lapo è una persona che ha senz'altro sofferto, al di là della facciate, della ricchezza, della mondanità. Molte rappresentazioni dei Santi - si pensi solamente ai quadri dal 400 in poi - ce li raffigurano come dei martiri".

Vi è qualche riferimento diretto a S. Sebastiano ?
"No, nessuno; avrei potuto farlo simile a S. Francesco, ma sarebbe venuta fuori un'altra cosa.
La mia intenzione era quello di rappresentarlo come un Santo sofferente – e credo che le frecce esemplifichino meglio di ogni altra cosa l'idea di una sofferenza immediata. Anzi, all'inizio volevo dipingerlo come un Cristo (ho già fatto un remake del Cristo morto del Mantegna con Che Guevara che è stato esposto alla scorsa Biennale di Venezia), ma poi non volevo esagerare ed ho deciso di rappresentarlo come un Santo martire".


Cosa ne penserà Lapo di questo quadro?
"Trovo che Lapo sia una persona deliziosa, di grande spirito umano, gentilezza ed umiltà, tutte le volte che l' ho visto mi sono molto divertito molto ed ho passato del tempo piacevolissimo; lui ha apprezzato i miei quadri, sopratutto le vedute di New York – Lapo è una persona di mondo, e con grande auto-ironia; credo senz'altro che ci riderà sopra e gli piacerà , in effetti questo quadro non vuole che essere un omaggio alla sua persona".


Lapo è dipinto con anche i suoi famosi tatuaggi...
"Sì, ognuno di essi ci racconta una parte della sua vita, quello che più mi piace e lo rappresenta meglio secondo me sono gli ideogrammi giapponesi “vivo” e “guardare sempre avanti”: come diceva Oscar Wilde “La sola differenza tra un santo e un peccatore è che ogni santo ha un passato e ogni peccatore un futuro.”


Non pensa di esagerare a paragonare Lapo ad un Santo?
"Per niente. Spesso le persone hanno pregiudizi, invece come ha detto recentemente il cardinale Angelo Amato: “ La santità non appartiene al passato, e non fa distinzioni di sesso, cultura, lingua, razza e condizione sociale. È il sacramento del battesimo che apre a tutti i cristiani la via della santità, qualunque sia la nostra condizione".