Zona rossa Lombardia, Sicilia, Bolzano: le regole

Possibile recarsi nelle seconde case, anche in un'altra regione, ma non se in affitto breve

La Lombardia è in zona rossa insieme a Sicilia e provincia di Bolzano (Ansa)

La Lombardia è in zona rossa insieme a Sicilia e provincia di Bolzano (Ansa)

Roma, 17 gennaio 2021 - Entrano in vigore le regole per il contenimento della pandemia da Covid presenti nel nuovo Dpcm. Le disposizioni sono valide fino al 5 marzo. Sono in zona rossa Lombardia, Sicilia e provincia di Bolzano. In zona arancione invece sono Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D'Aosta, Calabria, Emilia-Romagna e Veneto. Queste invece le regioni in zona gialla: Sardegna, Basilicata, Toscana, Provincia Autonoma di Trento, Molise, Campania. Il divieto di spostamento tra regioni durerà fino al 15 febbraio, mentre un miraggio rimane al momento la zona bianca - con tutto riaperto -, nuova invenzione cromatica per la quale bisognerà aspettare un calo drastico della curva.

Palazzo Chigi ha chiarito che le seconde case sono raggiungibili anche fuori della propria regione. Il testo disciplina che "è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione" e, a dispetto del decreto sulle misure per le festività natalizie, non è specificato il divieto degli spostamenti verso le seconde  case ubicate in altra regione. Resta, per ogni altro tipo di spostamento che non sia per motivi di necessità, lavoro, studio o salute, il divieto di spostarsi in un'altra Regione.

Ecco che cosa è possibile fare o no in zona rossa, arancione e gialla.

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Zona rossa

E' vietato uscire di casa tranne che per comprovate necessità: recarsi al lavoro, fare la spesa, una visita medica. Negozi, bar e ristoranti sono chiusi. Restano aperti solo i supermercati, le farmacie, le tabaccherie e le edicole. La scuola resta chiusa in zona rossa. Gli studenti frequenteranno le lezioni on line.

Zona arancione

Vietati gli spostamenti fuori dal proprio comune, tranne che per comprovate esigenze lavorative. All'interno del proprio comune ci si può spostare liberamente anche senza l'autocertificazione. Il nuovo dpcm introduce una deroga: ci si può spostare in un altro comune se il proprio ha meno di 5000 abitanti. Lo spostamento può avvenire entro i 30 chilometri ma mai in un capoluogo di provincia. Divieto di spostamento durante il coprifuoco in vigore dalla 22 alle 5, in questo periodo ci si può spostare solo per le solite comprovate esigenze (lavoro, salute necessità). Chiusi bar e ristoranti. Aperti negozi, parrucchieri e centri estetici. L'unica deroga riguarda motivi di urgenza, legati alla riparazione di un guasto, ad esempio. Lo spostamento deve durare il tempo di risolvere il problema.

Zona gialla

Non ci sono limiti di spostamento, ma dalle 22 alle 5 va rispettato il coprifuoco nazionale. Vietato superare i confini regionali (anche se si vuole raggiungere un altro territorio 'giallo'), se non per comprovate esigenze o per raggiungere la seconda casa. Riaprono i musei, dal lunedì al venerdì, ma - come su tutto il territorio nazionale - restano chiusi cinema, palestre, piscine, teatri, impianti sciistici. Bar e ristoranti chiudono alle 18. Dopo quest'ora è consentito solo l'asporto ma non per i bar. In qualsiasi fascia sono consentite le visite a parenti o amici ma solo in due (oltre ai minori di 14 anni) e una sola volta al giorno. Va da sé che si possono andare a trovare parenti nella propria regione se questa è gialla, se invece arancione o rossa i parenti dovranno essere nello stesso comune.