Zona rossa a Natale: quali sono le regole se l'Italia entra in lockdown

Devono chiudere negozi, bar e ristoranti. Per spostarsi serve l'autocertificazione

Lockdown a Napoli (Imagoeconomica)

CAMPANIA ZONA ROSSA NAPOLI IN LOCKDOWN AGENTI DELLA POLIZIA DI STATO POLIZIOTTI A CAVALLO CAVALLI ESEGUONO CONTROLLO CONTROLLI NEL CENTRO STORICO NEI PRESSI DI PUAZZA DEL PLEBISCITO.

Roma, 16 dicembre 2020 - Per le feste di Natale, tutta l'Italia sarà zona rossa per evitare una devastante terza ondata di Coronavirus a gennaio? Lo sapremo a breve. Questa mattina il governo ha incontrato le Regioni e l'indicazione dell'esecutivo è quella appunto di un inasprimento delle restrizioni su tutto il territorio nazionale. Il governatore del Veneto Luca Zaia è il primo a chiedere "la zona rossa fino all'Epifania".

Il bollettino Covid del 16 dicembre

Zona rossa, domande e risposte

Se davvero si arrivasse ad una soluzione radicale: un lockdown duro come quello adottato dalla Germania per intenderci cosa potremo fare e cosa no? L'unica cosa che si può dire adesso è rifarsi alle regole fissate in novembre quando l'Italia venne suddivisa nelle tre zone: gialla, arancione e rossa.

Queste dunque le regole fissate in linea generale per la zona rossa con l'avvertenza che il provvedimento - se davvero si andrà in questa direzione - prevederà sicuramente deroghe (come nel caso degli spostamenti).

- È vietato ogni spostamento, anche all'interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute; vietati gli spostamenti da una Regione all'altra e da un Comune all'altro. In merito a questo punto va sottolineato che è in corso una valutazione su possibili deroghe per esempio per spostarsi tra i piccoli Comuni.

- Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L'asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. 

- Chiusura dei negozi fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità.

- Restano aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri, barbieri. Chiusi i centri estetici.

- Didattica a distanza per la scuola secondaria di secondo grado, per le classi di seconda e terza media. Restano aperte, quindi, solo le scuole dell'infanzia, le scuole elementari e la prima media. Chiuse le università, salvo specifiche eccezioni (va sottolineato che trattandosi delle vacanze di Natale le scuole saranno già tutte chiuse)

- Sono sospese tutte le competizioni sportive salvo quelle riconosciute di interesse nazionale dal CONI e CIP. Sospese le attività nei centri sportivi. Rimane consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all'aperto in forma individuale. 

 Sono chiusi musei e mostre; chiusi anche teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo, anche nei bar e nelle tabaccherie. Per i mezzi di trasporto pubblico è consentito il riempimento solo fino al 50%.