Roma, 15 gennaio 2021 - Lombardia, Sicilia e provincia di Bolzano finiscono in zona rossa da domenica. Passano in area arancione le regioni Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D'Aosta. Restano in area arancione Calabria, Emilia-Romagna e Veneto. La Campania insieme ad altre 5 regioni/PA restano in fascia gialla: sono Sardegna, Basilicata, Toscana, Provincia Autonoma di Trento, Molise.
La Lombardia annuncia di essere pronta al ricorso contro la zona rossa: "Negli ultimi 15 giorni - dice il governatore Attilio Fontana - la situazione è migliorata almeno per classificarci in zona arancione". E anche la provincia autonoma di Bolzano non ci sta: "L'Alto Adige resterà nel regime attuale e l'ordinanza che firmerò stasera sarà da zona gialla", ha detto il governatore altoatesino, Arno Kompatscher. "Al ministro Speranza con il quale il dialogo prosegue, ho chiesto di rivedere la classificazione. Impugnazione dell'ordinanza? La affronteremo ma la nostra strategia e quella di effettuare tamponi", ha aggiunto Kompatscher.
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Ma il ministro della Salute Roberto Speranza avverte: "Le ordinanze sono costruite sulla base di dati oggettivi e indirizzi scientifici. Hanno la finalità di contenere il contagio in una fase espansiva dell'epidemia. Per questo rispettarle è decisivo se non si vuol perdere il controllo del contagio".
Arriva il cambio della mappa colorata d'Italia anti-Covid. Come ogni venerdì, infatti, l'Istituto superiore di sanità (Iss) ha reso pubblico il report con il monitoraggio settimanale regione per regione e, sulla base di questi dati, il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà le ordinanze con la ripartizione delle regioni nella singole zone (bianca, gialla, arancione e rossa). Ma sono emerse già a metà giornata le indicazioni sulle nuove 'collocazioni'. Nessuna delle regioni ha per ora i criteri stringenti per poter andare addirittura in zona bianca (quelle in pratica senza restrizioni).
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Il nuovo Dpcm infatti prevede che finiscano in arancione le Regioni con Rt sopra 1 (nel suo valore minimo) o anche quelle con Rt sotto 1 ma con classificazione complessiva di rischio alta. In questi parametri rientrano appunto 12 Regioni. Mentre si entra in zona rossa con un Rt sopra 1.25 (sempre considerando il valore inferiore della "forchetta"), quindi Lombardia (Rt medio 1,4, valore inferiore 1,38) e Provincia di Bolzano ( Rt medio 1,5, valore minimo 1,4) sembrano destinate alle misure piu' stringenti.
I criteri per finire in zona rossa, gialla e arancione
Indice Rt regione per regione
La bozza del report Iss
In Italia "11 Regioni/Province autonome sono classificate a rischio alto (contro 12 della settimana precedente), 10 a rischio moderato (di cui 4 ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e nessuna a rischio basso". E' la classificazione indicata nella bozza nella bozza del report di monitoraggio di Istituto superiore di sanità (Iss) e ministero della Salute. Il documento si riferisce al periodo 4-10 gennaio, con dati aggiornati al 13. "Sono 12 le Regioni e Province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e aree mediche sopra la soglia critica (era 13 la settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale continua a essere sopra la soglia critica (30%)".