Zona rossa e arancione: le regioni che possono cambiare colore

Colori regioni, domani la decisione. In ballo le zone fino a dopo Pasqua. Lombardia dovrebbe restare rossa. Lazio spera nell'arancione, Veneto in bilico

Pedoni e ciclisti sul lungomare di Ostia (Ansa)

Pedoni e ciclisti sul lungomare di Ostia (Ansa)

Roma, 25 marzo 2021 - Il Lazio spera fortemente in una settimana arancione pre-Pasqua. Con un valore Rt previsto intorno a 1 la regione, dopo due settimane di "rosso", auspica di passare in zona arancione da lunedì. "Siamo cautamente ottimisti - ha detto ieri l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato -  prevediamo un ulteriore e lieve miglioramento degli indicatori, in particolare domani la stima dell'indice Rt dovrebbe tornare sotto 1 nella nostra regione. Due settimane fa l'indicatore era a 1,31, la scorsa settimana eravamo a 1,09 e, secondo le nostre previsioni, domani dovremmo scendere intorno a 0,99, indicando un leggero miglioramento dell'incidenza e della curva epidemica. Il Lazio potrà passare in zona arancione, se i dati rispetteranno le previsioni, anche se solo per pochi giorni prima di Pasqua, quando tutta Italia tornerà in zona rossa. Confido che, grazie a una positiva evoluzione degli indicatori che dimostrano un miglioramento dell'incidenza della curva dei contagi, dopo le feste le scuole potranno riaprire anche nel Lazio". Il governatore Nicola Zingaretti promette: "Da lunedì nel Lazio, se zona arancione, ripartono le scuole in presenza: asili, elementari e medie". E specifica:. "Dopo Pasqua potranno riaprire le superiori, garantendo agli studenti di fare il tampone rapido gratuito e senza certificato medico in tutti i drive in della regione".

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La Lombardia confermerà il rosso

Acqua sul fuoco di chi sperava per la Lombardia un alleggerimento delle misure prima delle festività. "Siamo in zona rossa fino a Pasqua, in questo momento abbiamo una stabilità dell'Rt ma non abbiamo elementi per poter dire che torniamo indietro" in zona arancione", ha detto il direttore generale del Welfare della Regione Lombardia, Giovanni Pavesi, nel corso di un'audizione alla Commissione Sanità del Consiglio Regionale lombardo.

La Toscana vuole restare arancione

La Toscana, che oscilla sulla soglia limite dei 250 casi ogni 100.000 abitanti, confida di mantenere con un colpo di reni la zona arancione. Per questo motivo l'ipotesi di una nuova stretta con nuove restrizioni a Firenze rimane in stand-by in attesa del verdetto di venerdì. La regione, infatti, se riuscirà a rimanere sotto ai 1.600 contagi, ha buone possibilità di evitare il passaggio in zona rossa. "Direi proprio di no", ha dettoinfatti il presidente della Regione, Eugenio Giani, intervendo su Radio24 in merito a un possibile cambio di colore. "Siamo a 248 nuovi casi su 100mila abitanti, e abbiamo un Rt di 1,09-1,10, quindi siamo in zona arancione". I contagi odierni sono 1.518. "L'efficacia della zona rossa in quell'area, della valle dell'Ombrone e dell'area metropolitana pistoiese, ha funzionato. In Valdinievole invece il calo è molto inferiore. Poi naturalmente la decisione formale è quella di domani del Cts ma ci sono tutti i dati oggettivi per essere in arancione".

Emilia Romagna, leggero miglioramento

"Il picco della terza ondata - ha detto ieri il governatore Bonaccini - sembra attenuarsi. Oggi in Emilia-Romagna l'Rt regionale è sceso intorno a 1: era a 1.18 nella rilevazione settimanale di venerdì scorso, a 1.34 due settimane fa all'ingresso dell'intera regione in zona rossa. Un andamento che contiamo possa avere effetti sui reparti ospedalieri nei prossimi giorni. Nel frattempo, è indispensabile proseguire arispettare le regole". Ma passare all'arancione sarà molto difficile. 

Il Veneto vede l'arancione

"Se noi venerdì saremo classificati arancioni, e non è improbabile - ha affermato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, in conferenza stampa dalla sede della Protezione Civile regionale a Marghera - spero proprio che le scuole riusciamo ad aprirle...Ovviamente resta in piedi che dalla seconda media in su vale l'incidenza massima di 250 casi ogni 100.000 abitanti". 

In Sicilia e Calabria nuove zone rosse

l presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, ha istituito una nuova « zona rossa» in Sicilia. Si tratta di Acate, in provincia di Ragusa. L'ordinanza entrerà in vigore domani, 26 marzo e sarà valida fino al 6 aprile compreso. Il provvedimento, che prevede anche la chiusura delle scuole, è stato richiesto dal sindaco della città e si è reso necessario a causa di un repentino aumento dei contagi registrati negli ultimi giorni, certificato dall'Asp. Musumeci, inoltre, a seguito della relazione settimanale del Dipartimento regionale Asoe, ha disposto la chiusura delle istituzioni scolastiche in 22 Comuni dell'isola.

Il Comune di Acri (provincia di Cosenza), dalle ore 5 di oggi a tutto il prossimo 7 aprile, sarà " zona rossa". E quanto dispone l'ordinanza (firmata dal presidente della Regione, Nino Spirlì. Il provvedimento si è reso necessario in seguito alla nota del dipartimento di Prevenzione dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, con la quale è stato comunicato che nel Comune di Acri, negli ultimi 14 giorni, "si è registrata una elevata incidenza di nuovi casi confermati, rispetto alla popolazione residente, con aumento di oltre l'86% concentratosi negli ultimi 7 giorni".