Roma, 6 settembre 2021 - Si avvicina la data x per l'eventuale cambio di colore delle regioni da lunedì prossimo 13 settembre. Il giorno decisivo per gli indicatori decisionali (tasso di occupazione dei letti in terapia intensiva e nei reparti Covid ordinari) è domani martedì 7 settembre. Il monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di sanità - sulla base del quale decide la cabina di regia ogni venerdì - prende in considerazione quelli del martedì precedente. La scorsa settimana soltanto la Sicilia è rimasta in zona gialla, tutte le altre regioni hanno mantenuto la fascia bianca, comprese le due a rischio, Sardegna e Calabria. Come stanno adesso le cose? I dati di Agenas (l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) aggiornati a ieri sera (domenica 4 settembre) alle 19.39 ci forniscono già un quadro abbastanza preciso: sono sempre Sardegna e Calabria in bilico anche se nell'ultimo giorno almeno uno dei due parametri ospedalieri è in miglioramento e potrebbe giustificare ancora un'altra settimana da zona bianca. Nessun problema per le altre regioni.
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Sommario
Zona gialla, i criteri
Stando al Decreto Covid 23 luglio, per passare in zona gialla l'incidenza settimanale dei casi ogni 100mila abitanti deve essere pari o inferiore a 50, il tasso delle terapie intensive sopra il 10% e quello dei reparti ordinari superiore al 15%.
Qui Sardegna
I dati aggiornati a ieri sera danno un leggero miglioramento per quanto riguarda i reparti ordinari: sono al 14% in calo di un punto percentuale e sotto la soglia critica. Nettamente sopra in vece per quanto riguarda le terapie intensive (13%, +1%). Tutto si gioca quindi sui reparti ordinari ed è una corsa sul filo dei decimali. Ma con questi dati la Sardegna resterebbe bianca.
Qui Calabria
Discorso analogo anche per la Calabria, ma a parti rovesciate. Pesante il tasso dei reparti Covid ordinari (18%, quindi oltre soglia). Ma tengono le terapie intensive (8%, - 1%). Quindi per ora numeri da zona bianca.
L'incidenza
Sono dodici le regioni/province autonome che superano la soglia dei 50 casi settimanali: Liguria, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Provincia di Bolzano, Sardegna, Sicilia (addirittura 176), Toscana (94), Umbria e Veneto.
I dati regione per regione
(il primo numero a sinistra sono le terapie intensive, il secondo i reparti ordinari)
Abruzzo 3% / 6%
Basilicata 3% / 12%
Calabria 8% / 18%
Campania 6% /10%
Emilia Romagna 6% / 5%
Friuli Venezia Giulia 9% / 3%
Lazio 7% / 7%
Liguria 4% / 4%
Lombardia 4% / 6%
Marche 10% / 6%
Molise 0 / 7%
Provincia di Bolzano 5% / 6%
Provincia di Trento 0 / 3%
Piemonte 4% / 3%
Puglia 4% / 8%
Sardegna 13% / 14%
Sicilia 14% / 23%
Toscana 10% / 8%
Umbria 8% / 7%
Val d'Aosta 0 / 0 (n.d.)
Veneto 4% / 3%