Zona gialla dal 23 agosto: Sicilia sfora tutti i dati. Calabria male. Sardegna in bilico

La Sicilia arriva la 10,5% delle terapie intensive che si impennano in Calabria. La Sardegna supera per l'incidenza la soglia della zona arancione

Il trend delle terapie intensive in Sicilia

Il trend delle terapie intensive in Sicilia

Roma, 18 agosto 2021 - Ormai è praticamente certo: lunedì 23 agosto la Sicilia sarà la prima regione ad entrare in zona gialla (qui le regole e i divieti). Oggi (mercoledì 18 agosto) infatti per la prima volta tutti i parametri che il Decreto Covid 23 luglio richiede per il passaggio da zona bianca a zona gialla sono di fatto superati: l'incidenza settimanale ogni 100mila abitanti (media mobile a 7 giorni) è di 147, il tasso di occupazione delle terapie intensive supera per la prima volta il 10% (10,5)%, quello dell'occupazione dei reparti Covid ordinari sale al 17% (gli ultimi due dati si ricavano dalla dashboard quotidiana dell'Agenas). Se quindi il trend sarà confermato fino a venerdì - giorno del monitoraggio decisivo - l'isola tornerà gialla. E verosimilmente sarà l'unica regione a dover cambiare colore perché le altre due a rischio, la Calabria e la Sardegna hanno ancora un po' di margine, almeno per quanto riguarda questa settimana.

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Sommario

Qui Sicilia

Come abbiamo detto, la Sicilia ha numeri da giallo. Rispetto si segnala l'aumento di un punto sia per quanto riguarda le terapie intensive che così superano la fatidica soglia del 10% (10,5%): basta superarla anche di pochissimo per far scattare il giallo dal momento che gli altri due parametri sono ben oltre. In particolare oggi si segnala anche un aumento per i reparti Covid ordinario che salgono al 17% (la soglia è del 15%). Per quanto riguarda l'incidenza poi, la Sicilia si sta avvicinando anche alla soglia di 150 che, in presenza di un ulteriore aumento dell'occupazione ospedaliera porta addirittura in zona arancione. Il presidente Gianfranco Miccichè commenta in un'intervista a Repubblica: "Sarebbe una rovina. Bisogna evitarlo in tutti modi. Non ce lo possiamo permettere. Siamo destinati al fallimento".

Una strada per far abbassare i dati sarebbe poter riaprire nuovi letti. Ma i tempi sono strettissimi e anche ieri il numero di nuovi positivi è stato altissimo, (qui il bollettino del 17 agosto).

Qui Calabria

In Calabria devono stare attenti perché oggi si segnala un'impennata delle terapie intensive che che in un giorno sono quasi raddoppiate: dal 4% siamo passati al 7% e si avvicinano quindi alla soglia critica. La Calabria supera già i 50 casi di incidenza (siamo a 81) ed è ad un passo per i reparti ordinari: 14%. Quindi basta veramente poco per ritrovarsi in giallo. Forse non dal 23 agosto ma con un fondato pericolo per la settimana successiva.

Qui Sardegna

Migliorano invece oggi, pur rimanendo complicati, i numeri della Sardegna. Il tasso delle terapie intensive cala di 2 punti e torna sotto il 10%: 9% per la precisione). Mentre salgono i letti ,'ordinari': 10%. L'incidenza resta altissima e supera addirittura i 150 casi che sono il limite per la zona arancione.. Questa settimana comunque la Sardegna può respirare.

Zona gialla: i criteri

Per passare da zona bianca a zona gialla: incidenza settimanale oltre i 50 casi; terapie intensive oltre il 10%, reparti ordinari oltre il 15%.

Zona arancione

Per passare in zona arancione: incidenza pari o superiore a 150 casi; terapie intensive oltre il 20%, reparti ordinari oltre il 30%.

Terapie intensive: i dati

Abruzzo 3%

Basilicata 1% (-1%)

Calabria 7% (+ 3%)

Campania 3%

Emilia Romagna 6% (+1%)

Friuli Venezia Giulia 4%

Lazio 7%

Liguria 6% (+ 1%)

Lombardia 3%

Marche 3%

Molise 3% (- 1%)

Provincia di Bolzano 1%

Provincia di Trento 2% (+1%)

Piemonte 2%

Puglia 5%

Sardegna 9% (- 2%)

Sicilia 10 (+ 1%)

Toscana 7% (+ 1&)

Umbria 4% (+ 2%)

Val d'Aosta 0

Veneto 4% (+ 1%)

Reparti Covid ordinari

Abruzzo 5%

Basilicata 10%

Calabria 14%

Campania 9% (+ 1%)

Emilia Romagna 6% (+ 1%)

Friuli Venezia Giulia 2%

Lazio 8%

Liguria 4% (- 1%)

Lombardia 5%

Marche 4%

Molise 4% (+ 1%)

Provincia di Bolzano 4%

Provincia di Trento 4%

Piemonte 2%

Puglia 5%

Sardegna 10% (+ 1%)

Sicilia 17% ( + 1%)

Toscana 6%

Umbria 7% (+ 2%)

Val d'Aosta 5

Veneto 3%