Domenica 20 Luglio 2025
RITA BARTOLOMEI
Cronaca

Caldo, allarme mondiale. Mercalli: “Zero termico a 5.100 metri, un’anomalia assoluta”

Il climatologo: peggio che nel 2022, quando ci fu il crollo sulla Marmolada. “Sono avvertimenti che il clima ci manda: dobbiamo cambiare approccio all’uso della natura”. La tendenza per l’estate che ci aspetta nelle previsioni di Ferrara (3BMeteo)

Come si presentava ieri pomeriggio il ghiacciaio Ciardoney a 2.850 metri sul Gran Paradiso (foto Società meteorologica italiana)

Come si presentava ieri pomeriggio il ghiacciaio Ciardoney a 2.850 metri sul Gran Paradiso (foto Società meteorologica italiana)

Roma, 29 giugno 2025 – Da New York alla Siberia all’Italia: è allarme caldo in tutto il mondo. Ieri lo zero termico ha superato i 5mila metri, “esattamente 5.124 a Payerne, in Svizzera, vicino a Ginevra, siamo dunque nelle Alpi occidentali. In altre parole, nessuna montagna in Europa è sotto lo zero”. La sintesi è del climatologo Luca Mercalli. L’analisi: “Questo ci dice che siamo in una fase di assoluta anomalia, anche perché è giugno. Mai successo prima. In passato, quando quel valore è stato registrato sopra i 5mila metri, in tutto meno di 10 episodi sulle Alpi da sempre, da quando si fanno i radiosondaggi, era luglio, agosto o inizio settembre”.

Approfondisci:

“Come ai tropici”. Ondata di caldo, non ci sono buone notizie: avanti così

“Come ai tropici”. Ondata di caldo, non ci sono buone notizie: avanti così

I segnali dall’Artico

L’ondata di calore ha travolto il mondo, dagli Usa alla Siberia. Quali sono i punti di crisi? Per Mercalli soprattutto le zone artiche. “Lì sta accadendo qualcosa di veramente inedito, a scala di centinaia di migliaia di anni”, è la sua analisi. Tra gli altri fenomeni, “si sta studiando anche il rilascio di metano e Co2 che si va ad aggiungere a quello che facciamo noi”.

Città da bollino rosso

Per oggi, domenica 29 giugno, il ministero della Salute prevede 21 città italiane da bollino rosso. Ecco l’elenco: Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona e Viterbo.

Il bollino rosso è il simbolo di una temperatura che mette a rischio la salute delle persone, naturalmente i primi sotto osservazione sono i più fragili, come gli anziani.

Ghiacciai in sofferenza

Ma, a pochi giorni dall’anniversario della strage sulla Marmolada - 11 morti, era domenica 3 luglio 2022 - qual è lo stato di salute delle nostre vette? “L’ondata di calore di oggi è peggiore”, spiega Mercalli, in libreria con “Breve storia del clima in Italia”. Lo scienziato pensa a Blatten, “il villaggio svizzero che un mese fa è stato spazzato via da un ghiacciaio, episodio enormemente più grave della Marmolada, come intensità. Ma abbiamo visto che il monitoraggio ha funzionato, così hanno salvato la vita a centinaia di persone”.

Il rischio e i consigli

“Da noi, dove si sa che esiste un rischio, come in Valle d’Aosta, c’è un monitoraggio - rimarca il climatologo -. Naturalmente non si possono controllare tutti i ghiacciai, anche perché non sempre ci sono segni premonitori. Il consiglio ai frequentatori? Bisogna ricordarsi che si sta camminando su una montagna in rapidissima trasformazione. E quindi bisogna moltiplicare attenzione e vigilanza. Ma non esiste una regola precisa. L’orario? No, non conta. Quando l’acqua fonde sopra il ghiacciaio, potrebbe provocare tranquillamente un problema di notte. Anche perché a quell’ora non gela più e quindi viene meno anche il piccolo vantaggio del freddo”.

Che estate ci aspetta

Ma allora cosa dobbiamo aspettarci per i prossimi mesi? “Le previsioni precise si fanno su dieci giorni - mette un paletto lo scienziato -. Dopo, possiamo parlare solo di tendenza. Tutto il pianeta si sta riscaldando, quindi la probabilità di avere periodi lunghi di caldo è molto maggiore, rispetto al passato”.

Peggio di noi la Spagna

Edoardo Ferrara di 3BMeteo conferma il concetto. “Ogni volta è un rebus - riconosce -, ad esempio nel 2022 fece più caldo a giugno e luglio rispetto ad agosto. Dipende dalla circolazione atmosferica. Tendenzialmente, tutti i modelli stagionali vedono sicuramente un’estate più calda del normale, ancora una volta, con frequenti ondate di calore soprattutto nell’ovest Europa e sul Mediterraneo occidentale. Quindi toccherà spesso anche all’Italia, anche se il peggio dovrebbe riguardare Francia e Spagna. Le temperature saranno sopra la media per gran parte della stagione, qualche break temporalesco si verificherà soprattutto al Nord”. Il messaggio finale? Per Mercalli “questi sono avvertimenti che il clima ci manda. Perché anche economia e politica si rendano conto che dobbiamo cambiare approccio all’uso della natura”.