Mercoledì 24 Aprile 2024

Zaki, la tragedia continua: in carcere altri 45 giorni

Respinta la richiesta della difesa di cambiare i giudici. Amnesty: il governo convochi l’ambasciatore

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L’incubo carcere continua per Patrick George Zaki. Un altro mese e mezzo di detenzione è il verdetto dei giudici egiziani dopo l’ultima udienza sulla custodia cautelare dello studente 29enne dell’ateneo di Bologna.

Amnesty International ha esortato il governo italiano a convocare l’ambasciatore egiziano a Roma per chiedere che il giovane sia rilasciato subito. La Corte d’assise ha dunque rinnovato di altri 45 giorni la detenzione in cella di Zaki. Ed è stata respinta la richiesta della difesa di un cambio dei giudici che seguono il caso. In fumo una strategia volta a sottolineare "l’accanimento" a cui Zaki è sottoposto. Quattordici mesi di detenzione in Egitto pesano come un macigno su Patrick. Il ricercatore, che in Italia seguiva un master europeo sugli studi di genere, è "è in un pessimo stato psicologico". Zaki era stato arrestato il 7 febbraio del 2020. La custodia cautelare in Egitto può durare anche due anni. Tra i capi d’accusa anche la propaganda sovversiva e l’istigazione al terrorismo, sulla base di una decina di post Facebook da un account che però Patrick e i suoi legali affermano non essere autentico. Rischia 25 anni di carcere.