Zaki ha sposato la sua Reny al Cairo Nozze ortodosse nella cattedrale copta

Le nozze di Patrick Zaki e Reny Iskander, celebrata nella chiesa copta di San Marco al Cairo, sono state una celebrazione di gioia mista a militanza anti-regime. Presenti esponenti della militanza egiziana per i diritti umani, tra cui Ahmed Saad Douma e Ahmed Harara. Una celebrazione di speranza e rinnovata libertà dopo il calvario giudiziario di Patrick.

Zaki ha sposato la sua Reny al Cairo  Nozze ortodosse nella cattedrale copta
Zaki ha sposato la sua Reny al Cairo Nozze ortodosse nella cattedrale copta

In un misto di religiosità copta e militanza anti-regime, si sono svolte al Cairo le nozze di Patrick Zaki con Reny Iskander, la fidanzata che ha vissuto tutto il suo calvario giudiziario durato quasi tre anni e mezzo e concluso a luglio con la grazia concessa dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi all’ormai laureato dell’Università di Bologna. La cerimonia è stata celebrata nella chiesa di San Marco del quartiere di Heliopolis principale chiesa ortodossa copta, fra canti liturgici, volute di incenso e tintinnar di sonagli che connotano il rito ortodosso, seguito dalla maggioranza dei cristiani egiziani (i copti) e dalla famiglia di Patrick.

La sposa indossava un vaporoso abito bianco con il velo e Patrick un completo nero con papillon e camicia bianca. L’attivista ha poi indossato una pesante tunica bianca con bordature e croce dorate e Reny un’abbinata mantellina .Una gioia rafforzata dal sollievo per la fine di una vicenda giudiziaria che ha tenuto in carcere il 32enne Patrick per 22 mesi e sotto processo per altri 19, dapprima col rischio di restare in prigione per 25 anni e poi per cinque. Il tutto a causa di dieci fantomatici post su Facebook che, secondo le accuse, avrebbero incitato alla rivolta contro Sisi e poi per un un articolo controverso sulle discriminazioni dei copti. Alle nozze erano presenti esponenti della militanza egiziana per i diritti umani, tra cui Ahmed Saad Douma, appena graziato da Sisi dopo dieci anni di carcere per aver partecipato a scontri avvenuti nel dicembre 2011. Accanto a lui Ahmed Harara, il ‘medico cieco’ che perse entrambi gli occhi per colpi sparati dalla polizia in due diverse manifestazioni della rivoluzione egiziana. E poi Hossam Bahgat, il fondatore dell’Iniziativa egiziana per i diritti personali, l’ong per cui lavora Patrick, e l’ex direttore esecutivo della stessa Eipr, Gasser Abdel Razek. Invitata alla cerimonia anche Lina Attalah, direttrice di Mada Masr, il giornale on-line egiziano considerato la principale fonte di informazione indipendente rimasta in Egitto nonostante il suo sito sia stato oscurato.