Bergamo, 16 dicembre 2014 - Sei mesi dopo. Con oggi saranno sei mesi da quando Massimo Giuseppe Bossetti è entrato in carcere di Bergamo per l’omicidio di Yara Gambirasio. Prelevato nel cantiere dove stava lavorando, a Seriate, il muratore di Mapello ha finito di essere un uomo libero nel pomeriggio del 16 giugno, un lunedì. In tutto questo tempo non ha smesso di proclamare la sua innocenza.
Dopo avere lasciato l’isolamento, vive in una sezione di detenuti «protetti». Ha un buon rapporto con gli altri, partecipa alla messa del sabato sera e frequenta la palestra. Riceve ogni settimana le visite della moglie, Marita Comi, ha incontrato il maggiore dei tre figli e ha visto alcune volte i genitori, Ester Arzuffi e Giovanni Bossetti.
Il 25 febbraio la Cassazione discuterà il ricorso del difensore Claudio Salvagni per la scarcerazione.
di G. Mor.