Wikimania 2016, in Italia la capitale di Wikipedia

Il raduno in un piccolo centro lombardo, delegati da tutto il mondo. "Noi, gli enciclopedisti del web"

Wikimania 2016, arrivano in Italia gli enciclopedisti 2.0

Wikimania 2016, arrivano in Italia gli enciclopedisti 2.0

ESINO (Lecco), 19 giugno 2016 - PER CAPIRE cos’è e cosa rappresenta Wikimania e la sua singolarità basta porre una domanda a Iolanda Pensa, contributor di Wikipedia, a tre giorni dall’inizio dell’evento che porterà – da mercoledì prossimo al 28 giugno – 738 delegati da tutto il mondo a risiedere a Esino, paesino a strapiombo sul lago di Como.

Alla domanda «A che punto è la preparazione dell’evento» ci si aspetterebbe un elenco degli alloggi pronti, degli eventi in calendario e dello stato dei lavori invece la prima risposta è: «Abbiamo un giga di trasmissione dati». Questo condensa e sintetizza l’eccezionalità e la singolarità di Wikimania.

In un’epoca di connessioni veloci e collegamenti in streaming, ha ancora senso riunirsi fisicamente?

«È determinante la presenza fisica. Qui si incontreranno non virtualmente persone che da anni lavorano insieme e collaborano, vedersi e parlare dopo tante mail o contatti video è l’occasione per chiarire malintesi, per evitare conflitti, per consolidare rapporti e far nascere nuovi progetti. La parte dello stare insieme è importantissima. La tecnologia permette di abbattere le distanze, ma il contatto umano, la possibilità di guardarsi negli occhi è fondamentale».

All’interno della comunità di Wikipedia come è stata accolta questa location?

«Proprio la giuria ha spiegato che la scelta di Esino è stata dettata dal fatto che un evento in una piccola realtà, dove il contatto umano tra i partecipanti diventa per forza strettissimo, riporterà lo spirito e l’entusiasmo con il quale era partita la sfida di Wikipedia, sfida che forse nessuno immaginava avrebbe portato l’enciclopedia a essere uno dei siti più consultati e conosciuto da tutti coloro che utilizzano internet».

Un incontro mondiale genera anche problematiche burocratiche?

«Purtroppo due nepalesi e un camerunense non sono riusciti a ottenere il visto per partecipare, ma l’ottenimento dei visti ha avuto una percentuale eccezionale, anche grazie al sostegno al progetto di Provincia e Regione. Sembra una cosa scontata, ma portare qui persone da tutto il mondo, con le tensioni che ci sono sulla migrazione oggi, diventa una componente complessa di un evento. Il tasso è stato migliore che in altre edizioni e l’accesso è stato garantito a quasi tutti gli iscritti, anche se siamo dispiaciuti per i tre amici che non sono riusciti».

C’è poi l’attesa per l’evento da un punto di vista turistico. Lei, che è anche residente qui, cosa si aspetta?

«Esino sarà al centro del mondo. È un luogo molto bello, questo evento è l’occasione per avvicinarsi a Wikipedia e nel contempo scoprire un pezzetto del Belpaese. Alla fine siamo al centro del mondo, a solo a un’ora e mezza di auto da Milano: oltre ai delegati partecipanti a Wikimania speriamo di vedere anche tanta altra gente».

Come garantite l’accuratezza delle informazioni delle vostre voci?

«Sfruttiamo le competenze dei nostri associati e la trasparenza della rete. Ognuno interviene sulle materie di cui è competente, verificando a sua volta le fonti. Però una volta caricato il nuovo contenuto può essere controllato da tutti. Così gli errori vengono corretti in modo collettivo e nessuno ha interesse a scrivere cose false o non verificate, per non compromettere la propria credibilità»