Napoli, 15 ottobre 2019 - "Cessazione dell'attività produttiva dal 1 novembre 2019", la Whirlpool non fa marcia indietro sulla cessione dello stabilimento di Napoli, neanche dopo l'ennesimo vertice a Roma. E gli operai del sito produttivo di via Argine si sono riversati sull'autostrada A3 Napoli -Salerno, bloccandola in entrambi i sensi di marcia.
Le tute blu sono uscite dalla fabbrica, hanno superato le camionette della polizia che cercava di fermarli, e si sono diretti verso l'autostrada, all'altezza di San Giovanni a Teduccio, dove hanno paralizzato la circolazione veicolare.
WHIRLPOOL: STOP DAL 1 NOVEMBRE - Whirlpool Emea "prende atto con grande rammarico della mancata disponibilità da parte del Governo a discutere il progetto di riconversione del sito" (la cessione del sito di Napoli alla società Prs che produce container refrigeranti e non più lavatrici). L'azienda riguardo al progetto proposto aggiunge: "Rappresenterebbe l'unica soluzione in grado di garantire la salvaguardia occupazionale e la sostenibilità nel lungo periodo dello stabilimento". Vista l'impossibilità di discutere di riconversione, l'azienda "si trova costretta a procedere alla cessazione dell'attività produttiva dal 1 novembre 2019".
NO DI WHIRLPOOL - "Non c'è stata nessuna apertura da parte di Whirlpool che continua a proporre come unica soluzione una cessione del ramo d'azienda verso l'ignoto", ha detto il ministro dell'Sviluppo economico Stefano Patuanelli, al termine del vertice a palazzo Chigi. Se l'azienda "continua ad avere un atteggiamento di scelte unilaterali anche il governo farà le sue scelte unilateriali" ha ammonito Patuelli.
La multinazionale americana ha confermato con una lettera di voler cedere alla svizzera Psr la fabbrica che ha sede nell'area Est del capoluogo campano. "Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, hanno incontrato oggi i sindacati in merito alla vertenza Whirlpool. Nel corso dell'incontro, si è preso atto della lettera inviata dalla dirigenza Whirlpool alla Presidenza del Consiglio, nella quale l'azienda ha comunicato di voler sospendere la cessione dei rami d'azienda di Napoli fino al 31 ottobre. Il governo ritiene non soddisfacenti e non risolutivi i contenuti della lettera", si legge in una nota di Palazzo Chigi diffusa dopo l'incontro con i sindacati di categoria.
PATUELLI: MANTENERE PRESIDIO INDUSTRIALE - "Il presidente Conte e il ministro Patuanelli hanno deciso di avviare un'interlocuzione con i vertici di Whirlpool per capire se ci siano ulteriori elementi di novità, con particolare riguardo al superamento definitivo del precedente piano di reindustrializzazione - si legge nella nota - Il governo è determinato a mettere in campo tutte le azioni necessarie, per quanto di propria competenza, per mantenere questo presidio industriale. Pur nella consapevolezza che le soluzioni industriali spettano all'azienda, il governo ritiene indispensabile sollecitare i vertici Whirlpool a far chiarezza su quali siano gli ostacoli e le difficoltà che impediscono la prosecuzione del progetto e degli impegni già assunti. L'intento è creare tutte le condizioni perché venga mantenuto sul territorio il presidio industriale e vengano salvaguardati i livelli occupazionali".
FIOM - Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil, commenta il fallimento della trattativa Whirlpool: "Da quanto si apprende dalla stampa, anche all'incontro di questa mattina tra il presidente del Consiglio Conte e la direzione di Whirlpool Italia la multinazionale si è presentata davanti al massimo rappresentante del governo italiano con l'arroganza e le scelte unilaterali mostrate in questi ultimi mesi". Re David continua: "Il governo ha chiesto anche oggi con fermezza il rispetto dell'accordo del 25 ottobre scorso e l'impegno diretto di Whirlpool nello stabilimento di Napoli. Per la Fiom la totale chiusura e l'indisponibilità di Whirlpool a cercare soluzioni coerenti con l'accordo mette di fatto a rischio la tenuta del piano industriale e il futuro di oltre 5.000 lavoratori in tutta Italia. Nelle prossime ore saranno valutate le iniziative di mobilitazione in risposta a questo ulteriore atto unilaterale dell'azienda. Da subito vengono dichiarate unitariamente 2 ore di sciopero alla fine di tutti i turni in tutti gli stabilimenti del gruppo".
UILM - "L'atteggiamento ostinato, aggressivo e irrispettoso di Whirlpool nei confronti dei lavoratori di Napoli e del governo italiano è intollerabile e siamo pronti a ogni mobilitazione per scongiurare la chiusura mascherata da cessione dello stabilimento napoletano". Sono le parole di Rocco Palombella, segretario generale Uilm, riguardo alla decisione della multinazionale americana di andare avanti con la cessione. "L'azienda sta continuando nel suo comportamento predatorio prima prendendo milioni di euro di finanziamenti e poi mascherando la chiusura di Napoli con la cessione dello stabilimento a una start up svizzera con nessuna credibilità economica e industriale". Palombella invita il governo "ad assumere atti concreti, se serve anche normativi, per dare concretezza a quanto in passato dichiarato: colpire Whirlpool se dismetterà Napoli e sostenerla se invece cambierà idea e deciderà di investire per rilanciare la produzione". Infine conclude: "Noi come sindacato non mancheremo di fare la nostra parte, assumendo tutte le iniziative unitarie e di gruppo necessarie a mandare il messaggio inequivocabile che non ci arrendiamo ma intendiamo lottare fino alla fine per far rimanere la produzione di lavatrici a Napoli".
FIM - "Appena appresa la notizia è stato dichiarato sciopero a oltranza nel sito di Napoli e si sta pensando l'occupazione della fabbrica e uno sciopero oggi in tutto il gruppo di due ore", si legge in una nota della segretaria nazionale della Fim Cisl Alessandra Damiani. "Sono ore drammatiche, l'azienda sta mostrando un'irresponsabilità senza precedenti. Una bomba sociale pronta a esplodere e di cui Whirlpool è l'unica responsabile". Secondo la nota Fim il governo non ha fatto abbastanza: "La scorsa settimana il ministro Patuanelli ci aveva comunicato che entro 24 ore avrebbe incontrato l'ad di Whirlpool La Morgia per verificare la consistenza del piano di riconversione e verificare le proposte, mentre il presidente Conte ci disse che Whirlpool doveva solo comunicare gli ostacoli che impedivano il suo permanere a Napoli e rilanciare il sito. A questo punto ci chiediamo cosa si sia fatto in questi sette giorni".
SINDACATI NAPOLI: MOBILITAZIONE - Direttivo unitario di Cgil, Cisl e Uil campane per lanciare una mobilitazione per la vertenza Whirlpool. "L'atteggiamento tenuto dall'azienda in questa vicenda e oggi, nell'incontro col ministro Patuanelli, è inaccettabile e irresponsabile. Tale atteggiamento ha trovato una risposta forte e decisa come quella dimostrata dai sindacati nazionali di categoria, a cui va il nostro pieno sostegno", dicono i segretari generali Cgil Cisl Uil di Napoli, Walter Schiavella, Gianpiero Tipaldi e Giovanni Sgambati. "Le segreterie confederali unitarie di Napoli convocano per il prossimo 21 ottobre gli esecutivi unitari di Napoli per definire i tempi e le modalità operative della mobilitazione di tutte le categorie produttive".