West Nile, perché le zanzare ci pungono di più. Così il virus resiste d'inverno

Il professor Massimo Galli: i pericoli degli ibridi e cosa ci dobbiamo aspettare. Iss, i contagi salgono a 94

Roma, 6 agosto 2022 - "Il virus West Nile in Italia è già endemico. I numeri registrati in questi giorni sono un evento non dico atteso ma prevedibile. Con questo caldo record è successo qualcosa".

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Sommario

Il clima tropicale può peggiorare il quadro?

Risponde Massimo Galli: "Il clima tropicale ci espone naturalmente anche al rischio di una diffusione molto maggiore. Questa è una delle conseguenze che vengono paventate dal cambiamento climatico". Il professor Massimo Galli, noto infettivologo, analizza i numeri dell'ultimo bollettino Iss. Dall’inizio di giugno 2022 - stando all’ultimo report dell’Istituto Superiore di sanità - sono stati segnalati in Italia 94 casi confermati di infezione nell’uomo,  55 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva. 

Ibridi di zanzara, quali pericoli?

Il virus West Nile, ricorda il professor Galli, "viene trasmesso dalla zanzara culex, il tipo comune che si divide in due biotipi, la Culex pipiens pipiens che vive all'aperto, ha più facilità a veicolare l'infezione anche se le femmine pungono preferibilmente gli uccelli come merli, gazze e passeri e la Culex pipiens molestus, nome sicuramente meritato sul campo che ha tutt'altro comportamento. Riesce ad essere attiva tutto l'anno, si annida nelle trombe delle scale  e nelle colonne degli ascensori, soprattutto punge  preferibilmente l'uomo. Ma in certi anni c'è un'ibridazione importante, in condizioni particolari nascono quindi zanzare che recepiscono le abitudini di entrambi i tipi. Così il virus può essere trasmesso in maniera gagliarda anche all'uomo".

A questo link i bollettini settimanali dell'Iss

Come fa il virus a passare l'inverno?

Spiega Galli: "Il virus della West Nile viene trasmesso alle uova e questo gli consente di superare l'inverno. Dalle uova nascono dunque zanzare che hanno già il virus".

Come è arrivato in Italia il virus West Nile?

Il virus, ricostruisce il professore, "è di origine africana, è stato scopeto nel 1937. Negli anni '90 ha conquistato Israele e un po' tutta l'Europa; nel 1999 è sbarcato a New York e in pochi anni la sua presenza è diventata dilagante, prima in tutti gli Stati Uniti poi anche al sud".

Che cosa provoca il virus West Nile?

"Questa infezione - ricorda Galli - in Italia esiste da molto tempo. Nel 60-70% dei casi non dà sintomi, nel 20% provoca febbre, in un numero limitato di casi causa l'encefalite, parliamo circa dell'1% del totale".

Quali armi abbiamo per contrastare il virus West Nile?

 "Le disinfestazioni - risponde il professor Galli - sono limitatamente efficaci. Conta molto la partecipazione diretta delle persone".

Quali sono i comportamenti da evitare?

L'infettivologo elenca alcuni dei comportamenti più sciagurati: "Lasciare barattoli vuoti anche con poca acqua e sottovasi, vietatissimo abbandonare mucchi di penumatici, che sono un incubatore fantastico. Conta la gestione delle nostre terrazze ma anche quella del verde pubblico".

Il virus West Nile è trasmesso dalla zanzara comune
Il virus West Nile è trasmesso dalla zanzara comune