Walter Tobagi, 40 anni fa l'assassinio da parte delle Brigate Rosse

Mattarella: "Un giornalista libero che indagava la realtà oltre gli stereotipi e pregiudi". Il Senato osserva un minuto di silenzio

Il giornalista Walter Tobagi (Alive)

Il giornalista Walter Tobagi (Alive)

Roma, 28 maggio 2020 - "Walter Tobagi fu ucciso barbaramente perché rappresentava ciò che i brigatisti negavano e volevano cancellare. Era un giornalista libero che indagava la realtà oltre gli stereotipi e pregiudizi, e i terroristi non tolleravano narrazioni diverse da quelle del loro schematismo ideologico". Sono le parole con cui il presidente dellsa Repubblica, Sergio Mattarella, ricorda oggi l'assassinio del giornalista del Corriere della sera, avvenuto 40 anni fa, il 28 maggio 21980, a Milano da parte delle Brigate Rosse. Il capo dello Stato ne ricorda il coraggio e l'autorevolezza sulla stesse pagine del quotidiano di via Solferino, mentre in Senato (che in sua memoria ha osservato un minuto di silenzio) la presidente Elisabetta Casellati lo ha definito "irremovibile difensore della libertà di stampa e del diritto di cronaca". 

"Il suo barbaro omicidio è una delle pagine più amare e drammatiche della storia repubblicana. Ci ricorda la follia ideologica del terrorismo e della violenza politica", ha detto invece il presidente della Camera, Roberto Fico. Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha ricordato il giornalista ucciso a soli 33 anni in un videomessaggio, sottolineando che la lezione di Walter Tobagi è ancora "importante" di fronte alla presenza di "violenti, odiatori, razzisti, negazionisti" che "cercano di modificare il senso delle cose, di interrompere un percorso virtuoso e democratico". "Gli italiani hanno sconfitto il terrorismo e saranno gli italiani a sconfiggere il virus e saranno sempre gli italiani a difendere il nostro meraviglioso Paese", ha infine detto il primo cittadino di Milano.