Vuoi cambiare sesso? Da oggi paga lo Stato

Farmaci e terapie ai trans. Per i minori serve il consenso dei genitori. Esultano le associazioni gay. I ProVita: "Vergogna di Stato"

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Lo Stato passerà gratuitamente le cure ormonali ai trans. E così, se vuoi cambiare sesso, nema problema: paga lo Stato. La notizia è clamorosa e ha un che di ‘rivoluzionario’. Volendo usare un freddo linguaggio tecnico-scientifico, si può dire che, a partire da oggi, i medicinali usati nella terapia ormonale per la virilizzazione di donne transgender o la femminilizzazione di uomini transgender saranno a totale carico del Servizio sanitario nazionale.

La decisione viene da due ‘determine’ (’determina’ vuol dire, in burocratese, atto amministrativo di tipo programmatico) dell’Aifa (Agenzia italiana del Farmaco, ente di diritto pubblico che opera sotto la stretta vigilanza del ministero della Salute e del Mef) pubblicate ieri in Gazzetta Ufficiale.

La prima ‘determina’ riguarda i farmaci "usati nel processo di virilizzazione di uomini transgender, previa diagnosi di disforia di genereincongruenza di genere formulata da una équipe multidisciplinare e specialistica dedicata". Traduzione: l’accesso alla terapia per i farmaci usati per il passaggio da donna a uomo (testosterone e suoi derivati) sarà gratuita, ma potrà avvenire solo dopo una "diagnosi di disforia di genere", termine scientifico che indica il malessere percepito da un individuo che non si riconosce nel proprio sesso o nel genere assegnatogli alla nascita.

La seconda ‘determina’ dell’Aifa riguarda invece la terapia per il passaggio contrario, quello da uomo a donna (estradiolo e derivati), anche qui previa diagnosi medica.

Non basta. Cure gratis anche per i soggetti minori che vogliono cambiare sesso, con una sola avvertenza: servirà il consenso al trattamento di entrambi i genitori o altri tutori. Ma è stata la regione Emilia-Romagna di Stefano Bonaccini ad arrivare per prima in qualità di ‘paladina’ dei diritti delle persone trans. Infatti, la giunta regionale, ancora prima della delibera dell’Aifa, ha attuato una legge, approvata già nel 2019, che prevede che i medicinali utili al cambio di sesso vengano erogati gratis e direttamente dalle farmacie.

Le associazioni gay ovviamente esultano. L’Arcigay parla di "rivoluzione nazionale e regionale", mentre il GayCenter spiega come, "con le determine dell’Aifa, le persone trans non avranno più a loro carico il costo della terapia ormonale che per molti era diventata una tassa a vita".

Durissimo, invece, il commento dell’associazione cattolica Pro Vita&Famiglia: "Da oggi in Italia cambiare sesso diventa più conveniente che curarsi un tumore o avere una disabilità e pensare di ricevere assistenza. Essere trans significa avere privilegi? Siamo alla vergogna di Stato!".