Venerdì 19 Aprile 2024

Von der Leyen: ci affrancheremo dal gas russo

Migration

Un vertice d’emergenza dei leader europei per fare il punto prima di una nuova, possibile, escalation. A Bruxelles, con il passare delle ore, aumenta il timore che il riconoscimento delle repubbliche di Donetsk e Luhansk sia solo il primo passo di un’operazione di ben più vasta portata da parte di Mosca. L’obiettivo dell’Ue è duplice: ipotizzare nuove sanzioni nel caso in cui i militari russi oltrepassino la linea che separa Donbass e Ucraina e cominciare a preparare le contromisure necessarie se la crisi si aggraverà. Contromisure economiche, innanzitutto. "Mosca ha strumentalizzato l’energia, noi siamo determinati a non essere più dipendenti dal gas russo", ha sottolineato Ursula von der Leyen con al suo fianco il premier di uno dei principali alleati energetici dell’Ue: la Norvegia. L’Europa, insomma, si prepara a entrare nel mare aperto del conflitto. La prova dell’unità, sul primo pacchetto di sanzioni, è stata superata. Ma quale sarà la reazione dell’Ue se i tank russi si avvicineranno a Kiev? "Siamo preparati a sanzioni ancora più dure", è l’avvertimento lanciato dall’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell.

E nel frattempo gli Usa hanno deciso di imporre dure sanzioni sul Nord Stream 2 (il secondo gasdotto che collega Russia e Germania, in realtà ancora fermo): "Ora è un pezzo di ferro in fondo al mare", ha commentato il dipartimento di Stato Usa.