Migliaia di voli cancellati, corsa ai rimborsi

Scioperi, Covid e carenza di personale: compagnie low cost in tilt, ecco come ottenere gli indennizzi. Truzzi (Assoutenti): "Vacanze a rischio"

Un gruppo di passeggeri appena scesi dall’aereo

Un gruppo di passeggeri appena scesi dall’aereo

Roma, 4 luglio 2022 - ​Scioperi, Covid e carenza del personale. Queste le cause alla base di quella che il presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma, definisce una "tempesta perfetta" che si è abbattuta sul trasporto aereo causando frequenti cancellazioni e ritardi dei voli soprattutto da parte di compagnie low cost come Ryanair, Wizzair, Easyjet e Volotea. Una ripartenza con il piede sbagliato che, dopo due anni di pandemia, a fronte del forte incremento dei viaggi aerei registrato in Italia negli ultimi 3 mesi con in alcuni hub un traffico superiore al 2019, vede il settore apparentemente non ancora pronto a riprendere a pieno regime. Ma in Italia la situazione sembra essere, comunque, meno critica rispetto ad altri Paesi. "I disagi provocati dagli scioperi e dalla mancanza di addetti che hanno coinvolto compagnie estere e low cost – spiega Di Palma – non stanno coinvolgendo l’Italia se non in modo derivato perché la politica adottata e il governo hanno consentito con la cassa integrazione e con 800 milioni di aiuti di mantenere il personale aeroportuale che altri Paesi ora hanno difficoltà a trovare".

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Caos voli

Negli ultimi giorni, a causa della mancanza di personale di volo e di terra, le compagnie aeree hanno cancellato migliaia di voli programmati per le prossime settimane, tagliando circa 6,5 milioni di posti a sedere. "Una situazione che, unitamente agli scioperi dei lavoratori del settore, – avverte il presidente di Assoutenti Furio Truzzi – potrebbe esplodere nelle prossime settimane, mettendo in serio pericolo le vacanze estive degli italiani". In Italia i maggiori disagi si sono registrati in alcuni aeroporti dove operano vettori low cost, in particolare, – come ha evidenziato l’Enac – all’aeroporto di Bergamo, Orio al Serio, e in quello di Venezia. In Spagna il nuovo sciopero degli equipaggio di cabina di EasyJet e Ryanair sabato ha portato alla cancellazione di 15 voli e causato ritardi su altri 175. Caos anche in Francia dove allo sciopero del personale dell’aeroporto di Parigi, Charles de Gaulle si è aggiunto un problema tecnico del sistema di smistamento bagagli con di conseguenza il 17% dei voli cancellati e il 50% delle valigie bloccate nello scalo. Non va meglio in Germania dove i passeggeri sono costretti a lunghe ore di fila ai controlli, a causa della mancanza del personale e Lufthansa ha annunciato la cancellazione di 2200 voli durante l’estate.

È emergenza personale anche negli Stati Uniti dove, a ridosso delle celebrazioni del 4 luglio, nel fine settimana oltre mille voli sono stati cancellati e più di 2.500 hanno subito ritardi.

Rimborsi fino a 600 euro

In caso di cancellazione del volo, i passeggeri possono chiedere il rimborso del prezzo pieno del biglietto (che deve avvenire entro 7 giorni) o l’imbarco su un volo alternativo (verso il punto di partenza o la destinazione finale). Hanno, inoltre, diritto a una compensazione pecuniaria pari a : 250 euro per tutte le tratte aeree inferiori o pari a 1.500 km; 400 euro per le tratte comprese tra 1.500 e 3.500 km; e 600 euro per quelle superiori a 3500 km. La compagnia può ridurre del 50% la compensazione pecuniaria nel caso in cui ai passeggeri venga offerto di raggiungere la loro destinazione finale imbarcandosi su un volo alternativo il cui orario di arrivo non superi di 2, 3 o 4 ore (in base all’estensione della tratta aerea prevista) l’orario di arrivo previsto del volo originariamente prenotato.

Spese di trasferimento

Se la compagnia aerea offre l’imbarco su un volo per un aeroporto di destinazione diverso da quello prenotato dal passeggero, le spese di trasferimento dall’aeroporto di arrivo all‘aeroporto per il quale era stata effettuata la prenotazione o ad un‘altra destinazione vicina sono a carico del vettore aereo operativo. Nell’attesa di essere ricollocati su un altro volo il passeggero ha diritto a ricevere a titolo gratuito dalla compagnia pasti e bevande in relazione alla durata dell’attesa; adeguata sistemazione in albergo nel caso in cui siano necessari uno o più pernottamenti; il trasferimento dall’aeroporto al luogo di sistemazione e viceversa; due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o mail.

Cosa succede in caso di sciopero

Nel caso in cui la cancellazione del volo sia stata causata da circostanze eccezionali come uno sciopero, la compensazione pecuniaria non è dovuta. Tuttavia la compagnia è tenuta a prestare assistenza a terra, a riproteggere il passeggero o a rimborsare il costo del volo cancellato.