Voli bloccati dall’Asia, ma chi fa scalo entra

Dopo India e Bangladesh stop anche allo Sri Lanka. Nessuna restrizione per i cittadini europei in transito da Francia e Olanda

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Dopo India e Bangladesh, ieri il ministero della Salute ha chiuso fino al 12 maggio l’ingresso a chi arriva dallo Sri Lanka, fatto salvo per chi ha la cittadinanza italiana. Il ministro ha firmato anche un’ordinanza che proroga di 15 giorni le misure di contenimento relative agli arrivi dai Paesi europei. La preoccupazione è massima e a ragione. Mercoledì alle 21.15 è atterrato all’aeroporto di Fiumicino un volo proveniente dall’India con a bordo 213 passeggeri e 10 componenti dell’equipaggio. Tutti coloro che erano sull’aereo sono stati sottoposti a tampone, con operazioni andate avanti fino a tarda notte. In 23 sono risultati positivi (percentuale positivi a bordo 9%), tra loro anche due componenti dell’equipaggio. Per tutti è scattata la quarantena.

Una cinquantina di passeggeri è stata ospitata nel centro dell’esercito alla Cecchignola, gli altri sono stati portati allo Sheraton Parco Dei Medici, tra Fiumicino e Roma.

E non è finita. Questa mattina alle 4 arriverà un altro volo charter con 300 passeggeri: dopo lo sbarco verranno tutti sottoposti a tampone e poi andranno in quarantena. Per lo sbarco i passeggeri dovranno fornire un’autocertificazione che attesti uno dei motivi per cui è consentito l’ingresso in Italia dall’India: gravi problemi di salute, cittadinanza italiana o residenza in Italia o motivi di lavoro. Dovrebbe essere l’ultimo volo da qui al 12 maggio. Ma c’è il problema delle triangolazioni. La Gran Bretagna ha bloccato i voli da e per l’India e comunque non consente l’accesso a persone che siano state in India negli ultimi 14 giorni. Dal 26 aprile la Germania ha deciso di mantenere aperti i voli, ma ha vietato il transito Schengen per chi arriva dall’India.

Francia e Olanda – che hanno Air France e Klm, due compagnia che ancora volano da e verso il subcontinente indiano – consentono invece il transito Schengen ai soli passeggeri europei. Che quindi potrebbero teoricamente entrare in Italia portando il virus: per questo le due compagnie chiedono il tampone alla partenza e i governi francese e olandese effettuano un tampone rapido all’arrivo. Il problema riguarda anche chi ha viaggiato nei giorni scorsi dall’India o è stato in contatto con chi proveniva da quel Paese, come a ha scoperto suo malgrado il leghista Roberto Calderoli.

"La settimana scorsa – ha raccontato il senatore – ho preso l’aereo del venerdì mattina Roma-Milano, aereo decollato con un ritardo notevole avendo dovuto caricare bagagli di 40-50 viaggiatori provenienti dall’India. Questa mattina mi arriva una mail del ministero della Salute in cui mi si avvisa che su quel volo di sei giorni prima è stato riscontrato un passeggero con un confermato caso di Covid 19 con sospetta variante indiana e pertanto mi viene imposto un periodo di 14 giorni di quarantena. Ho subito fatto un tampone rapido che ha dato esito negativo, ma che senso ha avvisarmi dopo una settimana? Quante centinaia di persone ho incontrato nel frattempo?".

a. farr.