Venerdì 19 Aprile 2024

"Voleva stuprarmi, l’ho ucciso" Tiene il corpo in casa per 24 ore

Attivista 47enne arrestata a Cosenza. La vittima è il vicino di casa 75enne, ammazzato a coltellate. La donna ha raccontato di aver dovuto reagire dopo l’ennesima aggressione: "Ero esausta"

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Un tentativo di violenza sessuale finito in tragedia. È questo quanto emerge dal racconto reso ai carabinieri della compagnia di Cosenza da Tiziana Mirabelli, 47 anni, che ha confessato di avere ucciso a coltellate un 75enne, Rocco Gioffré, suo vicino di casa, reagendo così a un tentativo, l’ennesimo, di violenza sessuale, subito da parte di quell’uomo. La donna, che è stata sottoposta a fermo, si è costituita in mattinata presentandosi in caserma accompagnata dal proprio legale Cristian Cristiano.

L’omicidio dell’anziano in base a quanto messo a verbale dalla donna sarebbe avvenuto probabilmente tra venerdì e sabato nell’abitazione di lei, in via Monte Grappa. Al culmine dell’aggressione e della lite che ne sarebbe scaturita, sempre secondo il suo racconto, la donna, dopo avere afferrato un coltello da cucina, ha inferto diversi fendenti contro Gioffrè che è stato colpito mortalmente all’addome e al petto. Una volta raccolte le dichiarazioni della donna, i militari cui sono state affidate le indagini coordinate dalla procuraa di Cosenza guidata dal procuratore Mario Spagnuolo, si sono recati, assieme ai colleghi della sezione rilievi del nucleo investigativo, al medico legale e al pm di turno Maria Luigia D’Andrea, nell’appartamento in una palazzina di edilizia popolare nel centro di Cosenza dove hanno trovato il cadavere del settantacinquenne.

Tiziana Mirabelli, che ha dei piccoli precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti, ed è madre di un ragazzo maggiorenne, lavora in una cooperativa sociale ma si guadagna da vivere anche svolgendo saltuariamente lavori come badante. La donna è piuttosto conosciuta a Cosenza come attivista di un movimento impegnato per la risoluzione dell’emergenza abitativa che affligge la città.

Chi la conosce ne parla come di una donna "appassionata, cresciuta in una condizione disagiata ma impegnata nel sociale e sempre dalla parte dei più deboli". La sua versione dei fatti è stata per ore al vaglio degli investigatori e del pm che stanno cercando di acquisire ogni ulteriore elemento utile per ricostruire quanto accaduto e verificare la fondatezza delle dichiarazioni rese dalla donna. La quarantasettenne è stata portata nel carcere femminile di Castrovillari.

Marco Principini