Giovedì 25 Aprile 2024

Viviana Parisi, Sciarelli: "Troppe stranezze, storia tutta da scrivere"

Il programma tv ’Chi l’ha visto?’ dedica uno speciale al mistero di Caronia. La conduttrice: mi ricorda la tragedia delle gemelline svizzere

Viviana Parisi, 43 anni, mamma di Gioele. È stata trovata morta l’8 agosto

Viviana Parisi, 43 anni, mamma di Gioele. È stata trovata morta l’8 agosto

"Un caso anomalo: l’incidente potrebbe essere una sliding doors, il momento in cui cambia il destino di mamma e figlio". Così la giornalista e conduttrice Federica Sciarelli che stasera va in onda, in diretta su Raitre, con uno speciale di ’Chi l’ha visto?’ dedicato al giallo di Caronia per dare una mano agli inquirenti e alla famiglia di Viviana Parisi.

La storia della mamma dj e del piccolo Giole sta tenendo l’Italia con il fiato sospeso. Lei che idea si è fatta?

"Non mi sento di sposare alcuna pista. Ma preferisco guardare ai fatti: al centro dell’attenzione ci sono una mamma, trovata senza vita, e il figlio bambino di cui si sono perse le tracce. La promessa dell’anonimato potrebbe spingere qualcuno, che finora, chissà perché, non si è rivolto alle forze dell’ordine, a parlare? Ogni dettaglio può essere utile. Noi andiamo in onda proprio per questo".

È un giallo siciliano è pieno di contraddizioni e ipotesi. Secondo la sua esperienza, cosa potrebbe essere successo?

"Viviana è vittima del caso, l’incidente automobilistico è l’ultimo fatto certo. Poi la storia è tutta da scrivere, tenendo conto che lo schianto sull’A20 potrebbe aver aperto scenari che la stessa donna non avrebbe mai immaginato. Mi ricordo che in quel tratto della Palermo-Messina ha perso la vita Provvidenza Grassi. Per mesi furono fatte ipotesi sulla sua scomparsa: si era pensato a una fuga volontaria, a una lite violenta con il fidanzato o ad un gesto estremo e, invece, è caduta dal viadotto in seguito a un incidente stradale".

Come se ne esce con tutte queste supposizioni della stessa procura?

"Nei casi di scomparsa il tempo è fondamentale: le ricerche devono essere attivate subito perché potrebbe essere successo qualsiasi cosa".

Questa vicenda si avvicina o le ricorda dei casi precedenti?

"Tutti gli scomparsi sono vittime. Pensando a Viviana e al piccolo Gioele mi torna alla mente il caso delle gemelline Alessia e Livia Schepp, scomparse assieme al padre suicida, Mathias Schepp, nel 2011. Ma è una situazione diversa, perché Schepp aveva programmato tutto per punire la moglie. Qui, invece, bisogna considerare anche la fatalità dell’incidente".

Viviana che mamma era?

"Molto affettuosa, legatissima al figlio. Aveva il desiderio di visitare la piramide di Motta d’Affermo, nel Messinese: un’installazione artistica dove ogni anno si ripete il rito della luce e dove forse la donna dj, provata psicologicamente dall’isolamento legato al Covid, voleva simbolicamente ri-illuminare la sua esistenza e quella del figlio".

’Chi la visto?’ va in onda da oltre trent’anni: spesso è stato di aiuto agli inquirenti nella risoluzione dei casi e ha grande seguito. Qual è il suo segreto?

"Facciamo servizio pubblico e anche quando non siamo in onda la redazione è sempre al lavoro. Prima di ’Chi l’ha visto?’ nessuno in tv si occupava di scomparsi, abbiamo riempito un vuoto".