Viviana Parisi, l'ultima pista. "Lei e Gioele aggrediti dai cani"

In corso ulteriori analisi sulla ferita alla gamba della donna, secondo l'autopsia causata da un animale. Il mistero delle scarpe: perché erano pulite?

Il traliccio sotto il quale è stata trovata Viviana Parisi (nel riquadro)

Il traliccio sotto il quale è stata trovata Viviana Parisi (nel riquadro)

Messina, 15 agosto 2020 - C'è un'ultima, inquietante, ipotesi attorno alla morte di Viviana Parisi e alla sorte del piccolo Gioele Mondello, il figlio di 4 anni scomparso con la donna il 3 agosto dopo un incidente in una galleria dell'autostrada nei pressi di Caronia (Messina). Gli inquirenti indagano anche sulla possibile aggressione da parte di uno o due cani che sarebbero stati visti nella zona. Si tratterebbe di molossidi, forse Rottweiler. L'autopsia ha mostrato che sulla gamba della donna sono presenti morsi di animale. Ulteriori analisi dei medici legali stabiliranno di che animale si tratti.

"Forse Viviana dopo avere scavalcato il guardrail è stata sorpresa dai cani che avrebbero aggredito il bambino, che gridava per la paura - spiega un investigatore - la donna ha provato a difendere il figlio ed è stata azzannata a una gamba. Chissà". Quella dei cani è solo l'ultimo di una lunga serie di possibili scenari al vaglio degli inquirenti.

Cosa è accaduto dopo è ancora un giallo. Forse è salita sul traliccio per chiedere aiuto per il piccolo Gioele, o per scappare dai cani. Solo ipotesi, mentre gli inquirenti hanno sentito il proprietario degli animali. C'è solo un punto fermo nelle indagini: il bimbo era vivo a sant'Agata di Militello e in buone condizioni. Il video emerso nei giorni scorsi lo dimostra. 

Resta pure la pista che Gioele sia morto nell'impatto in galleria e che Viviana si sia tolta la vita, magari seppellendo il corpo del figlio. La polizia stradale conferma tuttavia come l'incidente sia stato di lieve entità, anche se non si può escludere nulla. Nemmeno che la dj sia stata colta da un raptus, magari innescato dall'impatto con la macchina, che l'abbia portata a uccidere il bambino. I familiari escludono però questa ipotesi. In queste ore anche un geologo forense, specializzato nella ricerca di corpi sotterrati, sta analizzando il tragitto della donna. Tutti gli scenari restano aperti: compreso quello che vede madre e figlio trovare sulla loro strada un ipotetico omicida. 

Le scarpe 'pulite'

C'è poi un particolare che gli inquirenti faticano a spiegare: perché le scarpe senakers che indossava Viviana erano "solo un po' graffiate" ma "ancora abbastanza pulite". E' uno dei motivi per cui gli investigatori ritengono che la donna non abbia fatto molta strada nei boschi, dopo essere scesa dalla sua auto. E poi, come avrebbe potuto scavare una fossa per seppellire Gioele senza sporcarsi o graffiarsi le scarpe? Una era al piede e l'altra a poca distanza. Il rapporto dei medici legali potrà fornire alcune risposte, soprattutto potranno tornare utili le analisi sotto le unghie della dj.

Le ricerche

Porseguite, intanto, per il 12esimo giorno consecutivo, le ricerche del piccolo Gioele che sono state allargate anche alle campagne campagne che costeggiano l'autostrada A20 Messina-Palermo, all'altezza di Caronia. Utilizzati, anche oggi, i cani molecolari. In azione, ricordiamo, 70 uomini tra vigili del fuoco, forestali, protezione civile, polizia e carabinieri del gruppo Cacciatori di Sicilia. Controllati anche casolari e pozzi.