Martedì 16 Aprile 2024

Viviana Parisi, lo strazio della famiglia. "Qualcuno l'ha ammazzata. Ora trovate Gioele"

Il padre Luigino è arrivato ieri sull’isola accompagnato dalla moglie: "Mia figlia non si sarebbe mai tolta la vita". La cognata della dj: "Non lasciava il suo piccolo neanche ai nonni, non avrebbe mai potuto fargli del male"

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"Non avremo pace finché non ritroveranno Gioele". Lo ripete più volte Mariella Mondello, cognata della dj Viviana Parisi, trovata cadavere ieri nelle campagne di Caronia dopo cinque giorni di ricerche e speranze.

La voce rotta dalla commozione non le impedisce di ripercorrere con la mente le ultime drammatiche ore. È stata lei a dare coraggio al fratello Daniele, che adesso concentra tutti gli sforzi per cercare il figlioletto di 4 anni di cui ancora non c’è traccia. L’uomo è a casa dei genitori. Chiuso in una stanza, cerca di dormire per scacciare via i pensieri. Ieri mattina si è unito alle ricerche, inoltrandosi nel bosco a ridosso dell’autostrada dove è stato ritrovato il cadavere della moglie. "Abbiamo trascorso l’intera giornata in Questura – racconta Mariella Mondello – sperando in un miracolo che purtroppo non è arrivato. Ma adesso vogliamo sapere che fine ha fatto il bambino, altrimenti non avremo pace".

Dalla famiglia continuano a scartare l’ipotesi che la donna possa aver fatto del male al figlio prima di uccidersi. "Viviana aveva un rapporto speciale con Gioele, non lo lasciava neanche ai nonni. Non avrebbe mai potuto fargli del male, magari – spiegano – il bambino ha accusato un malore e lei è corsa a chiedere aiuto perdendo poi l’orientamento oppure ha trovato un riparo e l’ha lasciato lì mentre cercava assistenza. Mia cognata era molto debilitata nell’ultimo periodo e lunedì scorso era una giornata molto calda, può anche essersi sentita male sotto il sole cocente".

I parenti ricostruiscono poi le ultime ore di vita della donna, a partire dalla sera precedente alla scomparsa. "Daniele e Viviana hanno portato il figlio in un parco giochi di Patti. È stata una serata tranquilla, il bimbo si è divertito e poi hanno fatto ritorno a Venetico. La mattina del 3 agosto Viviana ha preparato il sugo per il pranzo, poi è uscita con Gioele verso il centro commerciale di Milazzo. Non sappiamo perché abbia proseguito per quasi cento chilometri, forse è stato Gioele a esprimere la volontà di fare una passeggiata e lei voleva accontentarlo".

C’è poi quel buco di venti minuti quando la 43enne ha lasciato l’autostrada imboccando lo svincolo di Sant’Agata di Militello per poi riprendere il viaggio in direzione Palermo. "Credo – racconta la cognata Mariella Mondello – possa essersi fermata per fare rifornimento o per portare il bimbo in bagno. Abbiamo chiesto alla polizia di controllare le immagini delle stazioni di servizio presenti in zona, ma finora non ci sono stati riscontri".

Ieri pomeriggio i familiari di Viviana hanno raggiunto Messina con un aereo da Torino. Il padre Luigino Parisi, calabrese di origine, ma da tempo in Piemonte, avrebbe voluto essere presente fin dal primo giorno, ma le condizioni di salute non gliel’hanno permesso.

Adesso, insieme alla moglie e ai figli Denise e Roberto, potrà unirsi agli altri parenti in attesa di avere chiarezza sulla sorte del nipotino, con la convinzione che dietro la tragedia possa esserci uno sconosciuto. "Me l’hanno ammazzata. Mia figlia – ha detto – non si sarebbe mai uccisa". Poi non ha voluto aggiungere altro.

Il cadavere è stato ritrovato a faccia in giù in un bosco tra l’autostrada e la statale, a circa un chilometro e mezzo dal luogo dell’incidente. Si tratta di un’area in parte coltivata in cui sorgono alcune aziende agricole. La salma della deejay, il cui nome d’arte era Express Viviana, era in avanzato stato di decomposizione e con diversi segni che farebbero pensare a morsi di animali selvatici. Poco più in là un traliccio da cui Viviana potrebbe essersi gettata, ma gli inquirenti nelle ultime ore hanno scartato questa tesi: la torre, infatti, non presenta segni particolari e i rovi che ne avvolgono la base sono perfettamente intatti. Una prima risposta arriverà in ogni caso dall’autopsia sul corpo della 43enne, in programma domani nell’obitorio dell’ospedale Papardo di Messina.