Viviana Parisi, nuova ipotesi investigativa: "Gioele morto nell'incidente in autostrada"

"La madre avrebbe nascosto il corpo del piccolo, per poi suicidarsi". Intanto continuano senza sosta le ricerche di Gioele, anche in un pozzo. Sul campo la zia: "Vado a cercarlo". Contattate sensitive: "Il bimbo è lì, vicino alla madre"

Proseguono le ricerche di Gioele (Ansa)

Proseguono le ricerche di Gioele (Ansa)

Messina, 14 agosto 2020 -  C'è una nuova ipotesi investigativa sulla morte di Viviana Parisi, la dj di 43 anni trovata senza vita tra i boschi di Caronia sabato scorso, e sulla scomparsa del figlio di 4 anni, Gioele. Alla pista del delitto, ormai esclusa dall'autopsia, e a quella dell'omicidio suicidio secondo la quale Viviana, depressa da mesi potrebbe aver ucciso il bambino e si sarebbe poi ammazzata lanciandosi da un traliccio dell'alta tensione, si aggiunge una nuova ricostruzione. La donna alla guida della propria auto ha avuto un incidente mentre era sull'autostrada Messina-Palermo: nell'impatto con un furgone il figlio potrebbe essere morto. Sconvolta e in preda al rimorso, Viviana potrebbe aver preso in braccio il corpicino del bimbo, scavalcato il guard-rail, percorso un sentiero sterrato ed essere giunta al traliccio. Lì potrebbe aver nascosto Gioele - l'area è piena di vegetazione e le ricerche sono difficili - e poi essersi buttata giù dal pilone. Accertamenti sono in corso sulla vettura della donna.

Intanto, le ricerche del piccolo Gioele continuano senza sosta. Dopo che ieri un video ha accertato che il bambino era in auto con la mamma, questa mattina la zia di Gioele Mariella Mondello si è presentata al campo base delle ricerche a Marina di Caronia: "Voglio trovare Gioele, faccio le ricerche da sola...".  La donna è arrivata per avvertire i vigili del fuoco che sarebbe salita verso i boschi a cercare il piccolo Gioele, il figlio del fratello. "Ci vado da sola", ha sussurrato, prima di lasciare il campo base e avventurarsi verso i boschi per cercare il nipotino di 4 anni. Peraltro, come spiegano però gli inquirenti e gli tessi soccorritori, la zia può "raggiungere soltanto quei luoghi che non sono sottoposti a sequestro giudiziario" perché nelle zone di ricerca non "può andare nessuno" tranne le forze dell'ordine e i soccorritori.

Il padre del piccolo, Daniele Mondello, in un video, ha lanciato, tra le lacrime, un commosso appello: "Chiunque abbia visto qualcosa dopo l'incidente, nelle campagne, si faccia avanti, chiami la polizia. Io amo mio figlio e lo voglio trovare...".

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Il video: "Gioele era vivo"

"Dal video di Sant'Agata di Militello si capisce che Gioele era vivo: si vede la faccia e si vede che è vivo. L'immagine è chiara. E questo rende più fondata l'ipotesi che nell'incidente stradale il bambino fosse con la madre. Parliamo di ipotesi perché c'è un 'bucò di 10 minuti". Lo ha detto il procuratore di Patti, Angelo Cavallo. Ieri eri il Procuratore di Patti (Messina) Angelo Vittorio Cavallo ha annunciato che c'è un video da cui si evince che la donna fosse in compagnia del figlio "al momento dell'incidente". Quindi, si avvalora la tesi che la deejay fosse con il piccolo anche quando è entrata nei boschi dove poi è stata trovata senza vita. Si tratta in particolare di una famiglia, composta da padre, madre e due figli adolescenti a bordo di una "berlina grigia metallizzata" o comunque "di colore chiaro. Hanno soccorso Viviana, poi se ne sono andati. Adesso la Procura invia loro un appello: "Fatevi vivi". Il pm ha anche tracciato un identikit di una famiglia di turisti testimone dell'incidente invitandoli a farsi vivi. Intanto i periti sono al lavoro per consegnare gli esiti dell'autopsia effettuata l'altrio giorno sul cadavere della donna.

Gli accertamenti sul corpo di Viviana

Nuovi accertamenti sul corpo di Viviana Parisi. La conferma arriva da ambienti giudiziari. Nei giorni scorsi è stata eseguita l'autopsia sul cadavere della donna da cui è emerso che non ha subito ferite di armi da taglio e ferite da arma da fuoco. "Ma servono altri esami - dice l'avvocato Pietro Venuti - ecco perché la salma non può essere restituita ancora alla famiglia".

Le ricerche di Gioele

Le ricerche si stanno concentrando nei luoghi vicini al ritrovamento per spingersi fino a dove, secondo i soccorritori, un bimbo di 4 anni impaurito poteva arrivare in una fitta boscaglia. Controlli anche in un pozzo. I ricercatori stanno decespugliando gran parte del territorio per agevolare le operazioni: si fa ricorso a cani molecolari per la ricerca di persone morte e droni. Da oggi altri tre cani molecolari si sono aggiunti alle ricerche: due di questi arrivano dalla squadra Cinofili della Polizia di Stato di Milano Malpensa. Cani, ma non solo. Sempre da oggi arrivano anche i carabinieri del reparto Cacciatori di Sicilia. Il reparto speciale è quello che in genere si occupa della ricerca di latitanti. Avranno il compito di perlustrare tutta la zona per cercare il bambino. A darne notizia è stato uno dei due legali della Famiglia Mondello, l'avvocato Pietro Venuti.

Contattate anche le sensitive

"Possiamo dare una mano a trovare il piccolo Gioele". Sono almeno tre le segnalazioni di sensitive arrivate agli inquirenti che indagano sulla morte di Viviana e sulla scomparsa di Gioele. Indicazioni ovviamente da prendere con le molle. Già nei giorni scorsi ad esempio Rosa Maria Laboragine che avrebbe dato alcune indicazioni, che sarebbero al vaglio degli inquirenti. ''Hanno entrambi gli occhi chiusi, vedo acqua e medicine - ha detto - Cercate vicino all'acqua. Vedo anche una borsa marrone e la donna con una macchia nera nella testa, come se avesse avuto un black out". Fino a questo momento i soccorritori hanno scandagliato anche tutti i pozzi e i laghetti nelle vicinanze. Ma senza risultato. "Mi sto occupando da più di una settimana del piccolo e della mamma scomparsi. Una storia che sto prendendo al cuore. La famiglia mi ha chiesto aiuto e io perchè dovevo dire di no? Il bambino è lì, vicino alla madre e probabilmente adagiato su alcune foglie. Sono sicura che il suo corpicino verrà ritrovato e portato alla famiglia". Lo ha detto in una lunga diretta Facebook, l'altra sensitiva Rosa Maria 'Rosemary' Laboragine, contattata dalla zia paterna di Gioele, Mariella Mondello. "Io ho un nipotino - ha continuato - che si chiama Gioele, che fatalità. E penso che quello che è successo a Viviana, poteva succedere a mia figlia e che la mente non si sa che scherzi possa fare. Io non speculo sulla vita delle persone..."