Sanità Ancona, chiede una visita a 102 anni. "Torni nel 2020"

Ha bisogno di un'ecografia addominale. La figlia: "Nelle Marche non c’è posto". Ma la Regione: "No, esame disponibile già a settembre"

Ida Cucco, 102 anni, ha bisogno di un’ecografia al fegato

Ida Cucco, 102 anni, ha bisogno di un’ecografia al fegato

Ancona, 18 aprile 2019 - La sanità lumaca è talmente democratica che non guarda in faccia nessuno, nemmeno un’ultracentenaria a cui viene negata la possibilità di effettuare a breve termine un’ecografia addominale. «Ieri mattina – racconta la pensionata fabrianese Loretta Bartocci – mi sono presentata al Cup, il centro di prenotazioni dell’ospedale Profili di Fabriano per chiedere un’ecografia al fegato per mia madre Ida Cucco di 102 anni. L’operatore di turno mi ha riferito che per tutto il 2019 non ci sono posti liberi per effettuare un esame del genere non solo a Fabriano, ma in tutte le Marche».

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Il timore, ora, è che un’attesa di diversi mesi possa sensibilmente aggravare le condizioni della nonnina. «Ormai da quattro anni – spiega la figlia – le è stato applicato un drenaggio biliare con cui convive. Periodicamente la sua situazione va controllata e nei giorni scorsi ci siamo rivolti ad un medico radiologo di Ancona che ha consigliato e sollecitato l’effettuazione di questa visita».

Ecco, allora, spuntare il piano B. «Se il contesto è davvero destinato a rimanere questo, la scelta obbligata sarà di rivolgersi agli esami a pagamento per i quali sono straconvinta si trovi posto nello spazio di pochissimi giorni. Se serve lo faremo perché la priorità assoluta è di tutelare la salute di mia madre. Ma non si può arrivare al punto praticamente di costringere la gente ad avvicinarsi alle strutture private o magari a quegli stessi medici che sotto l’egida dell’ente pubblico non possono operare, mentre quando indossano il camice di professionisti privati per le visite a pagamento hanno tempo e modo di effettuare i medesimi controlli».

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Dunque, le liste di attesa sempre più snodo cruciale di una sanità pubblica a cui si chiedono certezze anche e soprattutto sui tempi. Troppo dilatati per alcuni utenti come nel caso in questione, ma che non sarebbero affatto biblici per la Regione secondo cui «per la fascia con termine massimo di 180 giorni pur non essendo prevista la misurazione ministeriale sul rispetto dell’attesa, l’ente ha comunque scelto di controllare l’andamento dell’offerta. In base ai dati del 2018, sulle 43 prestazioni monitorate dal Ministero, 29 di diagnostica e 14 di visite specialistiche, nel primo caso, per oltre 20 di queste superiamo il 90% di risposta e, per le visite, la quasi totalità. In coerenza con la delibera 640 di maggio 2018 in Asur si stanno integrando le azioni per ridurre le liste d’attesa. In particolare si è provveduto all’ampliamento dell’offerta della presa in carico del paziente compresa quella della donna con problematiche senologiche».

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La replica della Regione: "Visita già disponibile il 24 settembre"

La Regione Marche ha verificato con il Cup (Centro unico di prenotazione regionale) e la visita richiesta dalla signora "è già disponibile il 24 settembre prossimo". Per lo stesso esame anche le altre classi di priorità hanno la risposta: "nel corrente mese di aprile nel caso di una breve (B=10 giorni), a giugno nel caso di una differita (D=30/60 giorni). Si sta  lavorando per migliorare i risultati anche per le programmate, che  si ritiene essere la classe di priorità assegnata dal medico alla signora, perché l’obiettivo è che in 180 giorni la risposta si realizzi".

"La problematiche della signora Ida sono molto importanti per la Regione,  perché lei rappresenta una fascia di cittadini, quella più fragile, che sta particolarmente a cuore alla presidenza e all’intera giunta - si legge ancora nella nota - . Le Marche rispettano i tempi previsti dalla legge per circa il 90% delle  prestazioni in classe B e D. Le urgenti sono invece garantite al 100%.). Da giugno con il bonus-malus saranno garantite  al 100% le 65 prestazioni del piano nazionale entro i termini stabiliti. Grazie al “bonus”, se la sanità pubblica non dovesse essere in grado di dare la prestazione, il cittadino verrà inserito in una lista di garanzia e richiamato in tempo utile per accedere al servizio. Sarà in questo caso il sistema sanitario regionale a trovare gli spazi opportuni. Le visite per classi di priorità (U=72 ore, B=10 giorni, D=30/60 giorni, P=180 giorni) saranno disponibili nella propria area vasta o quella confinante. Il “malus” scatta invece nel caso in cui un cittadino abbia prenotato una visita e poi non si presenti o non la disdica entro due giorni lavorativi, perché la pagherà comunque".

"Il governo dei tempi di attesa per le prestazioni specialistiche è una delle finalità principali della sanità pubblica: l’obbiettivo di questa Regione è l’erogazione dei servizi entro tempi definiti ed appropriati. Dal 2016 si è iniziato a lavorare, tra le prime Regioni in Italia,  al consolidamento del sistema di assegnazione di una corretta priorità (U,B,D,P): nelle Marche il medico prescrittore nel 94% dei casi indica correttamente le classi di priorità e al 100% la tipologia di accesso (prima visita o secondo accesso). Se si guarda al sistema di prenotazione è forte l’innovazione negli strumenti a disposizione del cittadino". 

"E’ gia scaricabile ‘myCUPMarche’,  la nuova App per le prenotazioni delle prestazioni sanitarie facilmente utilizzabile da tutti. La app rappresenta  un altro tassello che aggiunge qualità al sistema sanitario marchigiano già riconosciuto tra i livelli più alti di sicurezza. Per facilitare la prenotazione è stata data la possibilità anche alle farmacie di diventare punti aggiuntivi Cup: 13 hanno già aderito, insieme a 41 laboratori di analisi. In questo nuovo percorso la ricetta elettronica (dematerializzata) è uno strumento molto importante per la gestione corretta della prescrizione e della prenotazione. Il cittadino deve chiedere la dematerializzata perché con quella avrà accesso a tutti gli sportelli e può usare la app. Le prestazioni prenotabili on line sono quelle contenute nel Piano Nazionale Gestione Liste attesa (PNGLA)".