Origine del Covid in laboratorio, nuovi sospetti. Gli scienziati: indagare ancora in Cina

Biden ordina agli 007 un report: la diffusione deliberata non è esclusa. Zambon (ex Oms): non sapremo la verità

Ricercatori nell’Istituto di virologia di Wuhan, città del primo focolaio di Covid

Ricercatori nell’Istituto di virologia di Wuhan, città del primo focolaio di Covid

Dopo le affermazioni di Anthony Fauci, consulente del presidente Usa Joe Biden – che ha ordinato agli 007 un report sull’origine del Covid entro settembre – per la pandemia, si torna a discutere della nascita del virus. "Non sono convinto che il Sars-Cov-2 si sia sviluppato naturalmente, bisogna continuare a indagare su quello che è accaduto in Cina", ha spiegato, fomentando la guerra geopolitica con la Cina. E la Casa Bianca rincara la dose: "Diffusione deliberata? Nulla è escluso".

Coronavirus, i contagi nel bollettino del 27 maggio

L’indagine dell’Oms

Nel suo rapporto finale, scritto insieme a scienziati cinesi, il team Oms, che ha trascorso 4 settimane a Wuhan, ha affermato che il virus è stato probabilmente trasmesso dai pipistrelli agli esseri umani attraverso un altro animale e che la fuga accidentale dell’agente virale da un laboratorio è "improbabile". "Sono stati nascosti i dati al team che si è recato in Cina per cercare le origini dell’epidemia", ha detto direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus. E ha affermato che sono necessarie ulteriori indagini sull’ipotesi ’fuga dal laboratorio’ e che ci sarà quindi bisogno probabilmente di nuove missioni in Cina.

Quattro scenari

Il primo è lo spillover, il salto di specie, dal pipistrello all’uomo attraverso un altro animale (sconosciuto); il secondo lo spillover diretto dal pipistrello all’uomo; il terzo ipotizza l’arrivo in Cina del virus da cibi congelati, scenario su cui Pechino spinge in modo particolare perché la scagionerebbe; il quarto è un incidente di laboratorio. "La verità? Non si chiarirà mai – spiega Francesco Zambon, ex ricercatore dell’Oms e autore del famoso piano pandemico poi ritirato –. La Cina non sarà mai disposta a fornire tutte le informazioni e l’Oms non ha il potere di fare le indagini accurate che servono".

La dinamica della fuga

"L’incidente nel laboratorio può avvenire – conclude Zambon –: la dinamica è difficile da capire, si fanno esperimenti con virus che sono pronti a fare lo spillover verso l’uomo e può succedere ci sia una contaminazione. Anche se ci sono livelli di biosicurezza elevatissimi, in base al patogeno che si tratta, è un aspetto difficile ma non può essere escluso". Anche il virologo Roberto Burioni, pur non credendo sia l’ipotesi più probabile, spiega che è "importante approfondire con scienziati indipendenti e cinesi l’eventualità di un rilascio accidentale del virus da un laboratorio perché, nel caso ci sia stato un errore, qual sia stato per non ripeterlo più. Non per dare la colpa a qualcuno".

I ritardi della Cina e dell’Oms

La pandemia da Sars-CoV-2 poteva essere evitata? Secondo un rapporto pubblicato da esperti indipendenti sì. "Ci sono stati ritardi evidenti in Cina ma ci sono stati ritardi ovunque", così l’ex primo ministro neozelandese Helen Clark, co-presidente del gruppo di esperti. Circa le responsabilità dell’Oms "è passato troppo tempo", osservano gli esperti, tra la notifica di un focolaio di polmonite sconosciuta a metà dicembre 2019 e la dichiarazione il 30 gennaio dell’emergenza sanitaria. Le accuse a Pechino sono le medesime, come scrive il Wall Street Journal: tre ricercatori del laboratorio di virologia a Wuhan si ammalarono nel novembre 2019 a tal punto da farsi ricoverare in ospedale.

La ’profezia’ di Trump

"Ora tutti concordano. Avevo ragione io nell’indicare Wuhan, fin dall’inizio, come origine del Covid-19", suona come una rivincita quella di Donald Trump, ora che prende sempre più corpo l’ipotesi dell’origine in laboratorio. "Per me è stato ovvio fin dall’inizio ma sono stato duramente criticato, come sempre. E ora tutti dicono: aveva ragione lui. Grazie".

Il super virus creato in Cina

"Scienziati cinesi creano un super virus polmonare da pipistrelli e topi. Serve solo per motivi di studio ma sono tante le proteste". Comincia così il servizio del Tg3 Leonardo del 16 novembre 2015; l’introduzione di copertina si conclude con una domanda: "Vale la pena rischiare?". "Un gruppo di ricercatori cinesi innesta una proteina dai pipistrelli sul virus della Sars, la polmonite acuta, ricavato da topi. E ne esce un super virus che potrebbe colpire l’uomo". La comunità scientifica italiana ha subito smentito questa versione.

Leggi anche:

Zona bianca rafforzata: ecco le regole. Niente coprifuoco, resta la mascherina

Approfondisci:

Riaperture: il Cts cambia le linee guida. Stretta su matrimoni, ristoranti e palestre

Riaperture: il Cts cambia le linee guida. Stretta su matrimoni, ristoranti e palestre
Approfondisci:

Vaccini Italia: quando arrivano le prossime dosi. Il punto da AstraZeneca a Pfizer

Vaccini Italia: quando arrivano le prossime dosi. Il punto da AstraZeneca a Pfizer