Vip a Dubai per il siero "Bastano 4mila euro"

Dai politici ai reali, fino ai broker di Wall Street tutti a caccia dell’antidoto per saltare la fila

Migration

Venghino, siori. Venghino! Il Booking.com dei vaccini ha aperto le sue piattaforme in tutto il mondo e per accaparrarsi una dose basta conoscere i canali giusti. C’è chi arriva a spendere fino a 30mila dollari per una preziosa fiala e chi invece preferisce soluzioni più low cost. Ma l’obiettivo è uno: saltare la fila e proteggersi dal Covid prima degli altri. Elena e Cristina, le due sorelle di Felipe VI di Spagna – stanche e annoiate di aspettare il loro turno a Madrid – hanno deciso di andare a trovare papino Juan Carlos, che vive negli Emirati Arabi Uniti. E già che erano lì, ovviamente dopo aver brindato a come per decenni la famiglia reale ha frodato il fisco iberico, ne hanno approfittato per farsi vaccinare. Tiè. Ma Elena e Cristina non sono le sole a essere volate nei Paesi del Golfo per un’iniezione.

"A Dubai basta costituire una società, con un investimento di capitale di 4mila euro, per potersi vaccinare gratis. In alternativa – ha spiegato Pietro Paolo Rampino, vicepresidente della Camera di commercio italo-araba, al Giorno – bisogna conoscere qualcuno disposto ad assumerci per poter ottenere legalmente un visto". E se si trova qualche compagno di puntura, si può pure dividere la spesa. Una volta entrati nel Paese, si potrà scegliere anche il siero preferito. Gli italiani che vivono là hanno quasi tutti puntato su Pfizer, per cui è necessario prenotare. Ma c’è anche chi ha voluto sperimentare l’ebbrezza di Sinopharm, il composto cinese non ancora approvato da Ema e Fda, visto che per riceverlo basta presentarsi in un centro vaccinale. De gustibus. Tra l’altro, visto che le dosi sono due e bisogna aspettare almeno 21 giorni, si può anche organizzare una bella vacanza in una delle metropoli che hanno fatto del turismo un’eccellenza. Chi non vuole perdere tempo con lungaggini burocratiche, può sempre rivolgersi al Knigthsbridge Circle di Londra, che offre ai suoi facoltosi membri (la tessera annuale parte da 29mila euro) la possibilità di volare negli Emirati e proteggersi con il Sinopharm.

Più concreti i super broker di Wall Street. Intenzionati a confermare il più logoro dei cliché, i figliocci di Gordon Gekko hanno intasato le segreterie dei dottori più esclusivi di Manhattan. Parliamo di medici che chiedono dai 20mila dollari in su all’anno solo per diventare loro pazienti. La speranza era che allargare i cordoni del portafoglio li avrebbe messi in prima fila. Annusato il pericolo, il governatore Andrew Cuomo ha deciso di multare fino a un milione di dollari e di revocare la licenza agli specialisti pronti ad accorciare le liste d’attesa per i più ricchi. Ma chi ha così tanti soldi da non sapere cosa farsene, forse, potrebbe anche essere disposto a saldare i conti con la giustizia del proprio medico pur di saltare la fila. Perché anche un vaccino, in questi tempi, può diventare uno status symbol.

l. bolo.