Mercoledì 24 Aprile 2024

Violenza sulle donne, Mattarella: "E' emergenza pubblica"

I dati: calano violenze e stalking, ma i femminicidi sono in aumento. Gualtieri sblocca 12 milioni di fondi per il codice rosso per gli orfani

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: manifestazioni in piazza (Dire)

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: manifestazioni in piazza (Dire)

Roma, 25 novembre 2019 - Oggi è la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, e si leva alta la voce del presidente Sergio Mattarella, che ricorda: "La violenza sulle donne non smette di essere emergenza pubblica e per questo la coscienza della gravità del fenomeno deve continuare a crescere. Le donne non cessano di essere oggetto di molestie, vittime di tragedie palesi e di soprusi taciuti perché consumati spesso dentro le famiglie o perpetrati da persone conosciute". Il capo dello Stato sottolinea che "molto resta ancora da fare" e che "ogni donna deve sentire le istituzioni vicine. Tutti noi dobbiamo continuare ad adoperarci nella prevenzione del fenomeno, nel concreto sostegno delle vittime e dei loro figli, nella applicazione rigorosa degli strumenti esistenti, nel reperimento delle risorse necessarie e nell'elaborazione di ciò che serve per intercettare e contrastare i segnali del maltrattamento delle donne".

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E proprio oggi il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, ha firmato oggi il decreto per lo sblocco dei fondi per gli orfani di femminicidio. 

Dal canto suo la presidente del Senato Casellati parla di una "inaccettabile mattanza di genere" e a partire dalle 15 fa illuminare di rosso la facciata di Palazzo Madama, mentre la ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova ricorda la giornata facendo scendere dalla facciata del ministero un drappo rosso. Il premier Giuseppe Conte su Twitter rivendica: "Abbiamo approvato norme, sbloccato fondi, avvisto confronti: la violenza contro le donne rimane un'emergenza. Lavoriamo per una svolta culturale, che parta dai giovani. Domani ne parlerò in una scuola a Roma insieme alla commissione d'inchiesta sul femminicidio #stopviolenzasulle donne". ,

Femminicidi in aumento: i dati

Secondo la Direzione centrale anticrimine - che pubblica i dati sotto il titolo 'Questo non è amore' - in Italia calano violenze sessuali, stalking e maltrattamenti sulle donne, ma aumenta la percentuale di femminicidi.  Dunque, nel biennio 2018-2019 calano del 16,7 % le violenze sessuali (nel 2017 erano in aumento del 14 %) del 2,9 % i maltrattamenti in famiglia, del 12,2% gli atti persecutori. Rispetto al 2018, nel periodo gennaio-agosto 2019 diminuisce del 4 % il numero di vittime di sesso femminile sul totale degli omicidi, si passa infatti dal 38 al 34 %. In questo quadro, il femminicidio, che a fini operativi è stato definito come un "atto criminale estremo perpetrato in danno della donna in ragione del proprio essere", fa registrare un aumento percentuale: si passa dal 37% di femminicidi sul totale delle vittime di sesso femminile del 2018, al 49% nel periodo gennaio-agosto 2019. Il 67% di queste vittime è straniero. Nel 61 % dei casi l'autore del femminicidio è il partner e l'arma da taglio è la più utilizzata.  Sul fronte della prevenzione, nel 2018 le recidive per i soggetti già ammoniti dalle questure per atti persecutori si attestano sul 20% mentre salgono al 30% per gli ammoniti per violenza domestica. 

Il codice rosso per gli orfani

"Il riconoscimento con il Codice rosso degli orfani delle vittime di femminicidio e' stato un enorme passo di civiltà. E' stato stabilito per loro un ulteriore riconoscimento da parte dello Stato", dichiara la ministra per le Pari opportunità, Elena Bonetti, partecipando alla trasmissione 'Unomattina', in onda su Rai 1 e sottolineando lo sblocco di 12 milioni di euro per il Fondo degli orfani di vittime di femminicidio. "La legge - ha spiegato la ministra - prevedeva dei decreti attuativi che erano bloccati. Il governo fin dall'insediamento ha cercato di rendere fattivo questo impegno, in particolare il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, che ha voluto farlo entro la Giornata del 25 novembre. Giovedì scorso, all'ultimo Consiglio dei ministri - ha proseguito - ci siamo soffermati proprio su questo punto, ma non si è trattato solo di un gesto simbolico ma piuttosto di un dichiarato impegno per il Paese di rispondere a questo fenomeno".