Mercoledì 24 Aprile 2024

Violenza di gruppo su una 20enne Poi postano la foto degli slip

Il più grande degli aggressori incastrato dall’immagine messa sulla chat di Facebook come un ‘trofeo’

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BIBBONA (Livorno)

Prima lo stupro di gruppo in spiaggia e poi il ’trofeo’, gli slip della vittima, esibito con una foto nella chat di Whatsapp. Dopo quasi cinque mesi di indagini e grazie alla collaborazione della vittima, una ragazza toscana di 20 anni, i carabinieri del nucleo investigativo di Livorno e della compagnia di Cecina hanno arrestato quattro giovani ritenuti gli autori della violenza sessuale di gruppo commessa a Bibbona il 3 agosto 2020. I quattro, tutti originari della zona di Cecina, secondo la ricostruzione degli investigatori, avvicinarono la ragazza in un locale (dove lei si era recata con le amiche) la sera del 2 agosto. Poi, con un pretesto, si allontanarono con la ragazza (era in vacanza in camping) raggiungendo la spiaggia di Marina di Bibbona e lì dalle risate di una serata estiva, passarono alla violenza. I carabinieri sono risaliti ai quattro confidando sulla collaborazione della vittima, la quale andò al porto soccorso solo un paio di giorni dopo la violenza subita. Partita la segnalazione ai carabinieri, furono anche attivati i protocolli dell’azienda sanitaria (Codice Rosa), mentre la Procura della Repubblica attivò il Codice Rosso a tutela delle vittime di violenze per garantire alla giovane assistenza medica e psicologica. I quattro presunti autori della violenza, tutti operai conviventi con i genitori, di famiglie così dette ‘normali’ e senza precedenti, hanno rispettivamente: il leader del gruppo 26 anni, due di loro 23 anni e l’ultimo 25 anni. Il Gip del Tribunale di Livorno ha disposto gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per tutti e 4 gli arrestati. Durante le indagini è emerso che i quattro indagati avevano abusato di alcol ore prime lo stupro di gruppo. Altro grave particolare emerso: il ventiseienne, ritenuto a capo del branco, si appropriò degli slip alla vittima e dopo la violenza mostrò il ‘trofeo’ in foto su Whatsapp.

Monica Dolciotti