Roma, 23 giugno 2025 – "Mio fratello è un mostro. Mi aveva scritto pochi giorni prima di quello che ha fatto, dicendomi che la compagna lo aveva lasciato. È uno psicopatico". Lo afferma, in un'intervista a 'Repubblica', Penelope Kaufmann, sorella di Francis Charles Kaufmann, accusato dell'omicidio di Anastasia Trofimova e della piccola Andromeda, mamma e figlia trovate morte a Villa Pamphili a Roma. L'uomo, che si era appropriato del nome Rexal Ford ma anche di quello di Matteo Capozzi, è attualmente detenuto in Grecia in attesa dell'estradizione a cui si è opposto.

"È un violento, soprattutto quando beve o si droga. Gli si azzera il cervello, non gestisce la rabbia. Diventa un mostro", racconta la donna. "Da ubriaco ha quasi ucciso nostro fratello, per questo è fuggito – racconta –. Ma se fosse tornato negli Stati Uniti, avrebbe ucciso tutti noi. Eravamo tutti terrorizzati da Charlie, ci ha regalato i giorni più brutti della nostra vita. Non lo volevamo più qui. Se vuoi sapere com'è fatto il diavolo, dicono i miei fratelli, guarda Charlie".
In merito al duplice delitto di Villa Pamphili Penelope non ha dubbi: "Quando ci ha detto che aveva avuto una bambina con questa ragazza, abbiamo iniziato a pregare ogni giorno. Eravamo preoccupati che le uccidesse. Poi lo ha fatto, vi assicuro che le ha uccise entrambe lui". Secondo la donna il fratello Francis "è un manipolatore, sarebbe capace di venderti i tuoi stessi vestiti. È sempre stato geniale, il più bello di tutti. Ha sempre avuto migliaia di donne che gli facevano la corte, ma è una persona malata”. La donna, che chiede scusa all'Italia e alla famiglia di Anastasia per quanto accaduto, prende le distanze dal fratello che dice vi non voler rivedere.
Mio fratello è un mostro, ora spero che anche Dio lo abbandoni. Io ero sua sorella, la sua migliore amica, ma non voglio vederlo più
Kaufmann, che si era spacciato per regista tanto da ottenere dal Mic 863mila euro di fondi pubblici per realizzare un film ambientato a Roma ‘Stelle della notte’, sapeva muoversi nel mondo del cinema ma, secondo la sorella, non era regista. “Conosceva il cinema, si era anche laureato in film production. Credo abbia preso parte a un paio di B-movie, ma un suo film io non l'ho mai visto" racconta ancora la donna al quotidiano romano.
Kaufmannn aggredito il 3 giugno a Roma
Intanto emerge che lo scorso 3 giugno Kaufmann fu vittima di un'aggressione mentre era con la compagna e la figlia allo Starbucks di piazza San Silvestro, in centro a Roma. Il dato emerge da un'informativa dei carabinieri, intervenuti sul posto, e trasmessa in Procura, dalla quale si apprende che Anastasia e la piccola Andromeda quel giorno erano ancora vive. Il titolare del bar ha riferito che il 46enne americano era stato colpito da una persona non identificata, e che al suo arrivo ha visto Kaufmannn a terra, sporco di sangue, con in testa un cerotto per una ferita precedente. L'uomo si è poi alzato e, prima che arrivasse il 118, si è allontanato con la compagna e la figlia in direzione di piazza del Popolo.