I vigili del fuoco intervenuti per domare un incendio a Librino, Catania (LaPresse)
Catania, 15 febbraio 2019 - "L'attrezzatura è stata restituita", ma il gesto rimane comunque "esecrabile, senza giustificazione e penalmente rilevante". Così il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Catania, Giuseppe Verme, commenta la brutta avventura di una squadra di pompieri "prima minacciati e insultati, poi derubati" mentre erano impegnati a spegnere un incendio nel quartiere Librino di Catania.
I FATTI - Due sere fa nel popoloso rione Librino di Catania è scoppiato un rogo al sesto piano di un condomonio. Immediatamente sono intervenuti i vigili per domare il rogo e mettere in salvo le persone rimaste bloccate al settimo e all'ottavo piano. Durante le fase concitate dei soccorsi "qualcuno ha rubato attrezzature" che si trovavano a bordo del mezzo dei vigili del fuoco. Così hanno fatto sapere i sindacati dei pompieri, commentando: "Basta con gli atteggiamenti ostili, non sono tollerabili né ammissibili".
ATTREZZATURA RESTITUITA - Gli autoprotettori, maschere con bombole di ossigeno sono stati trovati scarichi su alcuni mezzi di pompieri. Lo rivela il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Catania, Giuseppe Verme, che condanna il gesto "esecrabile, senza giustificazione e penalmente rilevante". "Il furto ci ha messo in difficoltà - osserva il comandante - perché il personale non ha potuto utilizzare gli autoprotettori rubati ed è un fatto molto grave. Non ci sono scuse, ma purtroppo accade quando qualcuno ha paura".
SALVINI - Anche il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha voluto commentare la notizia del furto. "Roba da matti. Proporremo un'aggravante per chi deruba soccorritori e professionisti che salvano vite", ha dichiarato Salvini.
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