Via libera ai vaccini per gli over 12. Niente fasce, basta la prenotazione

Saranno utilizzati gli antidoti bivalenti. L’epidemiologo La Vecchia: "Proteggono all’80% dalla malattia"

Fiala dose vaccino Comirnaty prodotto da Pfizer Biontech (Imagoeconomica)

Fiala dose vaccino Comirnaty prodotto da Pfizer Biontech (Imagoeconomica)

Roma, 25 settembre 2022 - Via libera del ministero della Salute alla quarta dose per gli over 12 con i vaccini bivalenti anti-Covid. Sarà effettuata su richiesta dell’interessato, ma senza fasce per età, professione o patologie, a dispetto delle precedenti campagne vaccinali. Il disco verde arriva dall’ultima circolare del dicastero che fa il punto sulle profilassi a disposizione dei sanitari.

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I vaccini a disposizione

I medici di base impiegheranno farmaci a m-RNA bivalenti, in grado cioé di coprire dall’infezione e dalla malattia derivanti sia dal ceppo Wuhan, quello originario, sia dalla variante Omicron, nelle subvarianti Ba.1 o Ba.4-Ba.5. Esattamente, dopo le autorizzazioni di Ema ed Aifa, le agenzie regolatorie europea ed italiana, sono tre le profilassi disponibili: Pfizer-BioNTech originalomicron BA.1, Pfizer-BioNTech originalBA.4-5 e Moderna originalomicron BA.1. Non sarà possibile scegliere i vaccini da somministrare.

Chi può prenotare l'iniezione

La circolare specifica che i bivalenti sono raccomandati, oltre che ai soggetti sprovvisti di terza dose, come quarta a favore di tutti gli over 60, dei fragili over 12, degli operatori sanitari, degli ospiti e dei lavoratori delle strutture residenziali e delle donne in gravidanza. Potranno essere iniettati, sempre come quarta dose, anche agli over 12 che abbiano ricevuto la terza da almeno 120 giorni, su loro richiesta. Via libera poi alla vaccinazione, in quinta dose – ma dietro valutazione e giudizio clinico specialistico –, agli immunodepressi che abbiano già ricevuto un ciclo primario di tre dosi (ciclo standard più dose addizionale a distanza di almeno 28 giorni dall’ultima iniezione) e una successiva prima dose di richiamo, a distanza di almeno 120 giorni da quest’ultima. "Ci troviamo nella situazione in cui l’offerta supera la domanda di vaccini – precisa il professor Carlo La Vecchia, epidemiologo, ordinario di Statistica Medica ed Epidemiologia all’Università degli Studi di Milano –. Pertanto non esiste un diritto di prelazione per determinate tipologie. Nessuno passa avanti, almeno in questa fase in cui la situazione è sotto controllo".

L’efficacia dei vaccini

Gli studi clinici sui bivalenti sono tarati sugli over 60 e sono sostanzialmente sovrapponibili a seconda che si tratti di profilassi contro Omicron 1 o anti Omicron 4 e 5. "Proteggono al 60% dal rischio d’infezione nella finestra tra 15 e 60 giorni dopo la somministrazione – spiega La Vecchia – e, sempre per lo stesso periodo, fra il 70-80% dalla malattia grave. Poi la copertura va a scemare".

Quando conviene vaccinarsi

Al netto degli over 60, il dibattito resta aperto. "Per i 40-50enni – dichiara La Vecchia –, fatto salvo chi sia fragile, oggi l’infezione comporta tutto sommato solo un po’ di raffreddore e al massimo qualche linea di febbre. Le profilassi sono pienamente efficaci nei primi due mesi. Di conseguenza va valutato se vaccinarsi ora per essere coperti fino a Natale oppure attendere dicembre e proteggersi fino al termine dell’inverno"