"Via le mascherine e addio al Green pass" Johnson (spinto dagli scienziati) libera Londra

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Basta Green pass vaccinale, anche in formato light; basta lavoro da casa generalizzato; basta vincoli legali sull’uso delle mascherine ove che sia. Boris Johnson brucia le tappe del passaggio verso il ritorno a una qualche normalità nel Regno Unito – dalla pandemia a una gestione endemica dell’emergenza Covid – scommettendo il tutto per tutto sui dati d’una minaccia in calo dell’ondata di contagi Omicron, grazie anche al boom di terze dosi, e annunciando l’anticipo immediato della revoca di quasi tutte le residue restrizioni reimposte a dicembre contro la nuova variante.

Lo fa evocando il parere di consulenti scientifici, che in questi giorni hanno in effetti richiamato "la speranza" di "una luce in fondo al tunnel" nel Regno; ma lo fa anche e soprattutto alla disperata ricerca di consenso, fra gli elettori come all’interno della base parlamentare del suo Partito Conservatore, per salvare una poltrona ormai in bilico a causa del cosiddetto scandalo Partygate, le rivelazioni a scoppio ritardato sui ritrovi con consumo di alcolici organizzati a partire dal maggio 2020 a Downing Street in barba al lockdown all’epoca in vigore per i comuni mortali.

La mossa – o azzardo, a seconda dei punti di vista – è stata comunicata alla Camera dei Comuni dopo un rovente Question Time durante il quale il leader dell’opposizione laburista Keir Starmer ha martellato senza tregua BoJo sul dossier Partygate, invocandone ancora una volta le dimissioni, denunciando le sue giustificazioni come "ridicole" e accusandolo di aver mentito.

red. est.