Martedì 23 Aprile 2024

Via Crucis al Colosseo, Papa Francesco: "Migranti portano oggi la croce"

La preghiera di Bergolio dedicata anche alle vittime di pedofilia nella Chiesa

Papa Francesco presiede la Via Crucis al Colosseo (Ansa)

Papa Francesco presiede la Via Crucis al Colosseo (Ansa)

Roma, 19 aprile 2019 - Papa Francesco prostrato a terra davanti all'altare centrale della Basilica di San Pietro. Con questo gesto rituale si è aperta la celebrazione della Passione di Gesù nel Venerdì Santo di Pasqua: durante la messa è stato letto il racconto di Giovanni, quindi il Predicatore della Casa Pontificia, padre Raniero Cantalamessa, ha tenuto l'omelia. Dopo la Preghiera universale e l'adorazione della Santa Croce, l'appuntamento attesissimo dai fedeli romani: la Via Crucis. A portare la croce nell'anfiteatro Flavio ci sono tra gli altri il cardinale vicario di Roma Angelo De Donatis, una famiglia italiana, alcuni volontari dell'Unitalsi, missionari in Medio Oriente (Siria, Terra Santa), volontari impegnati nelle strade di Roma e anche una donna che si è sottratta al giro della prostituzione con la figlia. Le 14 stazioni sono accompagnate dalle meditazioni di Suor Eugenia Bonetti, che ha messo al centro della riflessione proprio le prostitute. Bergoglio, come di consueto, ha assistito alla processione dal vicino colle del Celio.

Le croci di oggi, la preghiera di Bergoglio

Al termine della Via Crucis la preghiera di Papa Francesco dedicata ai sofferenti di oggi. Bergoglio cita "le persone affamate di pane e di amore, le persone sole e abbandonate perfino dai propri figli e parenti; le persone assetate di giustizia e di pace; le persone che non hanno il conforto della fede; gli anziani che si trascinano sotto il peso degli anni e della solitudine". E Cristo crocifisso oggi avrebbe anche le sembianze dei migranti, "che trovano le porte chiuse a causa della paura e dei cuori blindati dai calcoli politici", dice il Santo Padre, prima di ricordare il dramma della pedofilia nella Chiesa Cattolica. Costretti a portare la croce di Gesù sono infatti "i piccoli, feriti nella loro innocenza e nella loro purezza".

Nel giorno della manifestazione Fridays for Future, Bergoglio ha speso poi parole anche per il clima: "La nostra casa comune appassisce seriamente sotto i nostri occhi egoistici e accecati dall'avidità e dal potere", è il monito. Proprio nei giorni scorsi il Papa ha incontrato la 'paladina' dei giovani per l'ambiente, Greta Thunberg, incoraggiandola ad andare avanti nella sua lotta. Infine una riflessione dedicata alla Chiesa, che "si sente assalita continuamente, dall'interno e dall'esterno".

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Pasqua, festa degli esclusi

Per il predicatore della Casa pontificia, padre Raniero Cantalamessa, la Pasqua è "la festa del capovolgimento operato da Dio e realizzato in Cristo; è l'inizio e la promessa dell'unico rovesciamento totalmente giusto e irreversibile nelle sorti dell'umanità. Poveri, esclusi, appartenenti alle diverse forme di schiavitù che ancora sono in atto nella nostra società: Pasqua è la vostra festa!". Cantalamessa, nell'omelia della celebrazione della Passione del Signore, prosegue: "Sulla croce Gesù di Nazareth diventa l'emblema di tutta questa umanità 'umiliata e offesa'. Verrebbe da esclamare: 'Reietti, rifiutati, paria di tutta la terra: l'uomo più grande di tutta la storia è stato uno di voi! A qualunque popolo, razza o religione apparteniate, voi avete il diritto di reclamarlo come vostro'". Ma "il Vangelo infatti non si ferma qui; dice anche un'altra cosa, dice che il crocifisso è risorto! In lui è avvenuto un rovesciamento totale delle parti: il vinto è diventato il vincitore, il giudicato è diventato il giudice, 'la pietra scartata dai costruttori è diventata testata d'angolo'. L'ultima parola non è stata, e non sarà mai, dell'ingiustizia e dell'oppressione. Gesù non ha ridato soltanto una dignità ai diseredati del mondo; ha dato loro una speranza!", ha concluso.