Venerdì 16 Maggio 2025
REDAZIONE CRONACA

Via Crucis al Colosseo. Il Papa delega Reina: "Il mondo è a pezzi"

Le preghiere preparate da Bergoglio per il Venerdì Santo. Vance partecipa al rito della Passione in San Pietro.

Una croce illuminata durante la Via Crucis. Sullo sfondo, suggestivo, il Colosseo

Una croce illuminata durante la Via Crucis. Sullo sfondo, suggestivo, il Colosseo

Il mondo a pezzi, gli scartati del mondo e l’economia che uccide sono al centro delle meditazioni che Papa Francesco ha preparato per la Via Crucis che si è tenuta ieri sera al Colosseo, guidata dal cardinale vicario di Roma, Baldo Reina, delegato dallo stesso Pontefice. Per il terzo anno consecutivo il Papa, a causa di motivi di salute, non ha potuto presiedere il rito. Il dolore per un mondo che ha bisogno di pace e che spesso non conosce la fraternità sono il filo rosso delle preghiere preparate dal Papa per il Venerdì Santo. Ma c’è anche spazio per una invocazione per l’unità della Chiesa "lacerata" e per il ruolo che le donne hanno nella storia cristiana. Prima della Via Crucis si è celebrato, nella basilica di San Pietro, il rito della Passione, presieduto dal cardinale Claudio Gugerotti, anche lui su delega di Papa Francesco. Al rito era presente anche il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance con la moglie Usha e i loro tre bambini. In un "mondo a pezzi" c’è bisogno di "lacrime sincere" non "di circostanza", scrive il Papa nei testi della Via Crucis. Poi ribadisce: "Gesù, che sembri dormire nel mondo in tempesta, portaci tutti nella pace del sabato" e "sarà pace sul tuo popolo e fra tutte le nazioni". 

È un testo molto spirituale e anche la scelta dei ‘cirenei’, i portatori della croce da una stazione all’altra, richiama alla necessità di un mondo più solidale e attento agli ultimi. Ci saranno infatti anche operatori sanitari, migranti, disabili e volontari a passarsi la croce di mano in mano. Nelle meditazioni Francesco sottolinea ancora che "disumana è l’economia in cui novantanove vale più di uno. Eppure, abbiamo costruito un mondo che funziona così: un mondo di calcoli e algoritmi, di logiche fredde e interessi implacabili". "La legge della tua casa, economia divina, è un’altra, Signore", aggiunge il Papa richiamando più volte il tema della speranza, che ha voluto al centro anche di questo Giubileo 2025. Bisogna quindi respingere una economia che "uccide e scarta" e che considera le persone come "numeri". Contro "il cantiere dell’inferno", c’è invece "l’economia di Dio" che "non uccide, non scarta, non schiaccia".