Via al Green pass, così viaggeremo in Europa

Il certificato permetterà dal primo luglio gli spostamenti nell’area Schengen. Servirà anche per partecipare a nozze e feste private

di Giovanni Rossi

Il Green Pass Ue adesso è ufficiale. L’Unione europea vara il regolamento istitutivo del Certificato Covid digitale che, dal primo luglio, faciliterà gli spostamenti all’interno dell’area Schengen e potrà essere utilizzato anche per prendere parte a eventi come matrimoni e feste private.

COS’È

Un documento digitale per facilitare la circolazione dei cittadini nella Ue e nei Paesi associati senza sottoporsi a test continui o quarantene specialmente in vista della stagione estiva.

COME FUNZIONA

Il Green Pass, totalmente gratuito e rilasciato dalle autorità nazionali in inglese e nella lingua dell’emittente, sarà in formato digitale stampabile. Varrà 9 mesi dal rilascio. Per garantire l’autenticità dei dati, riporterà un codice Qr che ne consentirà la verifica. Per i Pass già emessi da Stati o regioni è previsto un periodo-ponte di 6 settimane finalizzato all’adeguamento al format Ue.

DIRITTO DEI CITTADINI

In termini giuridici il Green Pass Ue è un diritto, anche se le regole di utilizzo possono parzialmente variare da Stato a Stato. In Italia sarà scaricabile dal sito web dedicato, dal fascicolo sanitario elettronico, dall’app Immuni e anche dall’app Io non appena aderirà ai correttivi richiesti dal Garante della Privacy.

QUALI REQUISITI

Potranno richiederlo i vaccinati contro il Covid, i guariti dalla malattia e i titolari di tampone con referto di negatività.

I DATI RIPORTATI

Per tutti: nome, cognome, data di nascita, Stato membro emittente, codice QR. Per i vaccinati: nome del vaccino e del fabbricante, numero di dosi somministrate, date o data di somministrazione. Per i guariti: data del risultato positivo del test, nome dell’emittente del certificato di guarigione, data di rilascio, data di validità. Per i testati: tipo di tampone, data e ora dell’esame, nome del laboratorio e risultato.

REGOLE STRINGENTI

Per i vaccinati, l’immunizzazione avrà valore quindici giorni dopo la seconda dose nel caso di Pzizer, Moderna, AstraZeneca; due settimane dopo l’unica somministrazione nel caso di Johnson&Johnson. Per i guariti, la validità del certificato scatterà dalla data di fine isolamento. Per i testati, l’esame andrà effettuato rispettivamente a 72 e a 48 ore dal viaggio all’estero, a seconda che il tampone sia molecolare o antigenico, e l’obbligo di prova sarà dai sei anni di età in su (solo i più piccoli sono esentati).

LE ECCEZIONI

È facoltà dei singoli Paesi – e così farà l’Italia – considerare valida la vaccinazione a due settimane dalla prima dose. In questo caso, la deroga avrà valore anche per i cittadini Ue in arrivo. I singoli Paesi potranno inoltre autonomamente riconoscere altri vaccini autorizzati a livello nazionale senza validazione Ema (ad esempio, il siero russo Sputnik in Ungheria).

SALVAGUARDIA NAZIONALE

I Paesi firmatari non potranno imporre ai titolari di Green Pass restrizioni di viaggio come quarantena, autoisolamento o test, "a meno che non siano necessarie e proporzionate per la salute pubblica". Preavviso di 24 ore.

FAMIGLIE CON MINORI

La ratio del Green Pass dovrebbe evitare misure di quarantena ai minori in viaggio con genitori vaccinati. Tra tante regole, specificità, eccezioni, la macchina digitale ora andrà velocemente rodata. Luglio è a un soffio.