Venerdì 19 Aprile 2024

Vespa orientalis, quanto è pericoloso l'insetto misterioso che ha invaso Roma

L'ex deputata Lella Golfo assalita da oltre 200 vespe nel suo appartamento: "Ho pianto per la disperazione"

Roma, 5 settembre 2022 - Quest'estate non solo Roma, ma anche la cronaca nazionale è stata invasa da un 'nuovo' tipo di vespa, la vespa orientalis. La presenza dell'insetto è stata accertata a luglio scorso nella Capitale, dove non veniva segnalato dagli anni Cinquanta. I motivi della comparsa improvvisa sono da cercare nell'ambito del cambiamento climatico: le eccezionali condizioni meteorologiche estive hanno 'attratto' questa specie che tradizionalmente è diffusa nel sud est europeo (compresa l'Italia meridionale), nel Medio Oriente e in Madagascar. 

La vespa orientalis: cosa sappiamo

La vespa orientalis è 'cugina' del calabrone europeo e non va confusa con la vespa mandarinia (o calabrone giapponese) e con la vespa samurai. L'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) ha fornito l'identikit dell'insetto: è lungo 3-5 cm, e si differenzia dal calabrone europeo per la sua "colorazione rossiccia del corpo" e per "l'unica, evidente banda gialla nella parte terminale dell'addome". La vespa orientalis "fa il nido all'interno di cavità naturali, come alberi e buchi nel terreno, o artificiali, come soffitte e intercapedini negli edifici". L'Istituto ribadisce, inoltre, che non si tratta di una specie aliena in Italia: è nativa, storicamente presente nelle regioni meridionali come Sicilia, Calabria o Campania. Tuttavia, negli ultimi anni il suo areale è in espansione verso Nord: a partire dal 2020 vi sono state segnalazioni nelle città di Grosseto, Trieste e Genova, e nel 2022 è arrivata anche a Roma. Secondo l'Istituto la vespa orientalis è "particolarmente aggressiva nei confronti delle api da miele", e "può quindi provocare danni ingenti alla produzione di miele e altri prodotti agricoli", ma la sua pericolosità per l'uomo "appare del tutto comparabile a quella del calabrone europeo". 

L'etologo e zoofilo naturalista Andrea Lunerti avverte, inoltre, che "questa vespa è solita nutrirsi di rifiuti organici e in putrefazione come un avanzo di carne" e "può essere attirata dall’immondizia". Quindi la corretta gestione dei rifiuti, soprattutto di quelli organici, è essenziale per non attrarre gli insetti. In ogni caso, se si verificasse la presenza di un nido, è opportuno richiedere l'intervento ai soggetti competenti (Vigili del Fuoco, Protezione Civile, ditte specializzate). In presenza di vespe è importante mantenere la calma e non infastidirle in alcun modo. 

L'allarme a Roma

La presenza in città dell'insetto imenottero sta creando un diffuso allarme tra la cittadinanza. Il Dipartimento Tutela Ambientale e la Protezione Civile di Roma Capitale si sono attivate sin dai primi avvistamenti, e per ogni segnalazione pervenuta sono stati eseguiti immediati sopralluoghi. La Protezione Civile capitolina, di concerto con l'Assessorato all'Ambiente, ha messo a disposizione dei cittadini il proprio numero verde 800 854 854 per le segnalazioni di presenza di sciami e nidi. "Occorre che la cittadinanza sia informata del fatto che la Protezione Civile e il Dipartimento Ambiente hanno competenze esclusivamente su aree pubbliche quali strade, piazze, parchi, scuole, edifici ricompresi nel patrimonio di Roma Capitale, in quanto ciascun proprietario è responsabile, ai sensi del Codice civile, dei beni di cui ha possesso e custodia e dei rischi che da queste cose possano derivare. Nella sola giornata dell'1 settembre, la nostra Sala Operativa ha ricevuto 389 chiamate, delle quali 277 si riferivano a stabili privati. A queste chiamate, inoltre, si sono aggiunte le 59 ricevute dalle Organizzazioni di Volontariato di protezione civile", precisa Giuseppe Napolitano, Direttore del Dipartimento della Protezione Civile di Roma Capitale.

"È evidente, quindi che la prevalente maggioranza delle segnalazioni si riferisce a edifici privati, dove la competenza degli interventi spetta ai condomini o comunque ai proprietari. Dato l'impegnativo numero di emergenze che la Protezione civile ha il compito di gestire - esemplificativamente - dagli incendi alle emergenze ambientali, antropiche e metereologiche, fino ad interventi di soccorso sanitario per supporto delle apparecchiature elettromedicali, è fondamentale che il nostro numero verde sia utilizzato solo e soltanto nelle casistiche di nostra competenza, per evitare che la ricezione ed il trattamento delle segnalazioni relative ad effettive emergenze di protezione civile possano essere compromessi da un eccessivo numero di telefonate che ineriscono a casi nei quali non sia previsto alcun intervento pubblico. I numeri telefonici di soccorso pubblico (a cominciare dal 112 fino al nostro numero verde) vanno usati prioritariamente per segnalare emergenze e richiedere soccorso pubblico e solo occasionalmente possono fungere da punto di contatto istituzionale per altri servizi pubblici".

Lella Golfo: "Assalita da 200 vespe"

L'ex parlamentare dell'allora PdI, Consolata 'Lella' Golfo, racconta di essere stata assalita da oltre 200 insetti appena ritornata dalle vacanze giovedì scorso, nel suo appartamento in pieno centro a Roma. "Ho sentito un dolore come se stessi per partorire e poi ho pianto per la disperazione", ha affermato l'ex deputata 81enne. La signora è stata medicata in ospedale con una puntura di cortisone, poi è stata costretta a passare la notte in albergo.