Giovedì 18 Aprile 2024

verso lo stato di emergenza

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di Riccardo Bruni

ORBETELLO (Grosseto)

Solo il vento sembra poter salvare Orbetello. Le condizioni della laguna, circa 2.600 ettari di acqua, restano critiche e, ogni anno, appese alle condizioni atmosferiche. Un giorno di scirocco di troppo ed ecco che ricompare lo spettro di quel maledetto 2015, quando a luglio l’intero versante di levante, circa 900 ettari di acqua, congestionò trasformandosi in una trappola mortale per centinaia di tonnellate di pesci. E quest’anno i primi avvertimenti sono arrivati a maggio, quando una zona di circa 300 ettari vicina ad Ansedonia è rimasta priva di ossigeno causando la morte di novellame e anguille. Due giorni fa si è riunito un tavolo di emergenza, tra Regione e Comune, in cui è stata ribadita la necessità di intervenire subito. Un’urgenza che a Orbetello conoscono bene perché dura ormai da trent’anni. Eppure i mezzi messi in campo sono sempre meno adeguati, come ha più volte ribadito il biologo Mauro Lenzi.

"Il ricambio – spiega il biologo – viene eseguito con due idrovore, mentre la raccolta delle alghe e la movimentazione dei fondali si fanno con i battelli. Ma la raccolta delle alghe, per essere efficace, dovrebbe riguardare circa il venti per cento della materia organica complessiva. Il che è impossibile". Impossibile perché la quantità raccolta l’ultima volta è stata di 600 tonnellate, mentre la massa complessiva è stimata in 60mila tonnellate. Resta la risospensione, ma per farlo i battelli dovrebbero essere attivi in autunno e inverno, mentre i bandi con i quali la Regione affida i lavori partono in genere a ridosso dell’estate. Come se non bastasse i battelli sono "ormai vecchi e inadeguati".

Gli strumenti teorici ci sarebbero. A mancare sono i soldi e i mezzi. La Regione invoca il contributo dello Stato, ma la proposta di legge per la costituzione di un ente pubblico cui affidare la gestione della laguna, firmata dall’onorevole Luca Sani (Pd), è ferma in Parlamento da anni.