Giovedì 18 Aprile 2024

Verona, centrodestra in frantumi Lega e Forza Italia contro la Meloni

Il sindaco uscente Sboarina (Fd’I) rifiuta l’apparentamento con Tosi, ex Carroccio passato agli azzurri. Il candidato di centrosinistra Tommasi approfitta delle divisioni. E ora i renziani sono pronti a sostenerlo

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di Ettore Maria Colombo

Flavio Tosi si iscrive, a sorpresa, a Forza Italia. Il candidato del centrodestra, ex azzurro entrato in Fratelli d’Italia, Federico Sboarina, dice di ‘no’, per ripicca, all’apparentamento con lui. E la Lega di Salvini attacca a muso duro il partito di Meloni. La città dell’amore eterno, quella di Giulietta e Romeo, si sta trasformando nella città degli odi e rivalità eterni, stile Montecchi e Capuleti, almeno dentro il centrodestra. Parliamo di Verona e del ballottaggio delle prossime amministrative in cui, incredibilmente, il centrosinistra parte con i favori del pronostico, grazie al primo piazzamento ottenuto dal suo candidato, l’ex calciatore Damiano Tommasi (40%) contro Sboarina (34%) e Tosi (23%). Se uniti i due candidati del centrodestra (Sboarina per Lega-FdI e Tosi per FI-lista Tosi-civiche) avrebbero potuto pareggiare, se non surclassare, l’exploit di Tommasi, al ballottaggio, ma così non sarà. Dopo 48 ore di riflessione, il sindaco uscente scioglie la riserva e annuncia che non farà alcun tipo di apparentamento, tantomeno con Tosi, per "coerenza" e pure per calcolo perché l’eventuale apparentamento favorirebbe il centrosinistra, dandogli più consiglieri comunali.

Dentro FdI – dove ci avevano provato eccome a mettere insieme i due galli nello stesso pollaio – allargano le braccia: "Noi a livello nazionale ci abbiamo provato, ma non possiamo imporre nulla al sindaco" dice Ignazio La Russa. Ma la reazione di Forza Italia, che solo l’altro ieri ha annunciato in pompa magna l’ingresso di Tosi nel partito con tanto di incontro personale e affettuoso con Berlusconi, è al vetriolo. Fonti azzurre parlano di "decisione incomprensibile" di Sboarina, "segno di una vocazione alla sconfitta che rischia di consegnare alla sinistra anche una città importante come Verona". La ‘velina’ di FI tira in ballo esplicitamente anche la stessa Meloni, esprimendo l’auspicio che "riporti il suo candidato alla ragione".

Ma dalle parti di Arcore non credono alla ‘narrazione’ del sindaco ‘ribelle’ che non rispetta le indicazioni del partito, come è dipinto Sboarina da FdI e fanno capire che "senza i nostri voti, senza i moderati, a Verona si perde". Una vocazione ‘perdente’ di FdI che preoccupa gli azzurri anche in ottica nazionale. La Lega pure ci mette del suo: trapela "incredulità" per quanto sta accadendo a Verona, poi dice di sperare in un accordo al fotofinish, infine arriva la stilettata: "Assistiamo con grande sorpresa a un sindaco di Fratelli d’Italia che disobbedisce alla leader di Fratelli d’Italia" il commento sarcastico. Tosi, da parte sua, accusa Sboarina e pure FdI di "aver offerto un pericoloso assist alla sinistra" e di "spaccare il centrodestra. Ne prendiamo atto con profondo rammarico, ma così si rischia di consegnare una città come Verona alla sinistra". E, in effetti, il ‘pericolo’ c’è tutto. Anche perché, proprio a causa dell’adesione di Tosi a FI, Italia Viva annuncia, con il coordinatore veneto di Iv, Davide Bendinelli, che si tratta di "una farsa" e "ora stiamo valutando di sostenere Tommasi".