Mercoledì 24 Aprile 2024

Vernice degli ecologisti sull'opera di Cattelan, il governo annuncia una stretta

Secchiate arancioni sul famoso dito: l’ennesima azione dimostrativa di Ultima Generazione. Tre denunciati. Salvini all’attacco: "Vandali che meritano la galera". Piantedosi: "Stiamo studiando interventi normativi"

Il blitz degli attivisti di Ultima Generazione a piazza Affari (Ansa)

Il blitz degli attivisti di Ultima Generazione a piazza Affari (Ansa)

Milano - Una provocazione nella provocazione. Secchi di vernice (lavabile) contro una delle opere più dissacranti dell’artista Maurizio Cattelan. Lo sberleffo per antonomasia al sistema finanziario italiano trasformato in cassa di risonanza per la battaglia contro i cambiamenti climatici. Sta tutto qui il senso dell’ultima azione di Ultima Generazione, il movimento che dal 2021 mette in scena azioni di "disobbedienza civile non violenta" per spingere il governo italiano a non riaprire le centrali a carbone dismesse e a interrompere i progetti di nuove trivellazioni per l’estrazione di gas naturale, a vantaggio di eolico e solare. Ieri mattina tre attivisti si sono presentati in piazza Affari a Milano e hanno colorato di giallo il basamento di "L.O.V.E.", il dito medio in marmo di Carrara che campeggia davanti a Palazzo Mezzanotte dal 24 settembre 2010. Come al solito, gli autori del raid hanno documentato tutto con foto e video (con tanto di battibecco con un passante che li ha definiti "barbari"), argomentando in un comunicato la scelta del "bersaglio" di giornata: "Questo è un luogo simbolo dell’indifferenza rispetto al collasso climatico ed ecologico, qui si muovono molti soldi che vanno alle industrie del fossile", la spiegazione, seguita dall’esempio del villaggio tedesco di Luetzerath sgomberato per far spazio ai siti produttivi "di un’industria del carbone" che "avrebbe ricevuto finanziamenti anche da banche italiane".

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I militanti, un ragazzo e una ragazza di 23 anni e un trentanovenne, sono stati accompagnati in Questura e denunciati dalla Digos per la violazione dell’articolo 518-duodecies del codice penale, che punisce con la reclusione da due a cinque anni e con una multa da 2.500 a 15mila euro chiunque distrugga, disperda, deteriori, deturpi, imbratti o usi illecitamente beni culturali o paesaggistici. Ai due più giovani, che il 7 dicembre avevano partecipato all’imbrattamento della facciata della Scala nel giorno della Prima, è stata pure notificata la violazione del foglio di via dal Comune di Milano. "Quando capisci che la tua auto sta andando a schiantarsi e chi è alla guida non se ne sta preoccupando, a un certo punto ti attivi. Arriva il momento in cui ognuno a bordo deve assumersi la responsabilità del futuro di tutti e noi stiamo vivendo questo punto di rottura", ha affermato il trentanovenne Sandro. Che ha aggiunto di essere padre di "un figlio" e di avere "un buon lavoro in una solida azienda": "Il mio posto usuale è a una scrivania bianca pulita. Eppure oggi è molto più normale essere qui, con la vernice, insieme a questi ragazzi che dimostrano un grande senso di realtà". Frasi che tratteggiano in maniera efficace l’identikit di coloro che decidono di prendere parte a queste azioni, che negli ultimi mesi hanno preso di mira di volta in volta i simboli delle istituzioni (Palazzo Madama), opere e luoghi d’arte (la Bmw di Andy Warhol, la Pinacoteca di Bologna, la Cappella degli Scrovegni di Padova) e le arterie più trafficate del Paese (con blocchi al Grande Raccordo Anulare di Roma, in Tangenziale a Milano e al traforo del Monte Bianco).

"Abbiamo un tavolo aperto con il ministro Nordio per una riflessione sulla necessità di interventi normativi che, sia con strumenti penali che di sicurezza, possano tenere conto di queste situazioni che ultimamente si sono affacciate nella nostra realtà. Sarà quello il luogo dove faremo le giuste considerazioni", ha fatto sapere il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Di "vandali che meritano di andare in galera" ha parlato il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. "Altro che difesa dell’ambiente, si tratta solo di bieco esibizionismo", ha aggiunto la ministra del Turismo, Daniela Santanchè.