Venerdì 19 Aprile 2024

Vercelli, sperona auto della ex e le dà fuoco. Donna grave

I due si erano lasciati da tempo e lei lo aveva "già denunciato" per minacce. Salvini: "Approvare in fretta il 'codice rosso'"

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Vercelli, 4 febbraio 2019 - Un altro episodio di violenza sulle donne. A Vercelli un uomo sulla cinquantina ha speronato e dato fuoco all'auto della ex con lei dentro. Dalle prime ricostruzioni sembra che l'aggressore - già denunicato dalla donna per minacce - non si fosse rassegnato alla fine della loro storia. In questo momento la vittima, 41 anni, si trova in prognosi riservata all'Ospedale di Torino. L'uomo, invece, si è costituito alla questura di Novara. 

La donna si stava recando a lavoro nel centro commericale di Vercelli, quando il cinquantenne ha speronato la sua auto nel parcheggio, ha cosparso l'abitacolo con del liquido infiammabile e ha appiccato il rogo, mentre la donna era ancora a bordo del veicolo. La donna ha riportato ustioni sul 45% del corpo, il 10% di terzo grado. Intubata e sedata all'ospedale Sant'Andrea di Vercelli, è stata trasferita al centro grandi ustionati del Cto di Torino. I carabinieri, intervenuti sul posto, sono alla ricerca di eventuali immagini che abbiano ripreso la scena dai negozi vicini. A quanto pare, prima di darle fuoco, la donna è stata anche picchiata.

Due anni di litigi e denunce. Andavano avanti da molto tempo gli screzi culminati stamani nella scena da "far west" - così l'hanno descritta alcuni testimoni - avvenuta nell'area commerciale di Vercelli. I due si erano lasciati da tempo e dalle prime ricostruzioni risulta che la donna aveva già denunciato l'ex compagno per "minacce". Non solo. L'uomo, una ex guardia giurata, ha numerosi precedenti per stalking. Adesso gli agenti lo stanno interrogando in Questura.

Per il ministro dell'Interno Matteo Salvini si tratta dell' "ennesimo episodio gravissimo e indegno di violenza contro le donne". Il vicepremier ha dichiarato che sta "seguendo personalmente" la vicenda. "Spero che il Parlamento approvi il codice rosso per le denunce delle donne che si sentono minacciate o molestate. E mi auguro - aggiunge - che il responsabile paghi severamente e senza sconti con il massimo della pena".